Bologna, 31 gennaio 2016
Oggi festa del rugby: ospiti dei cugini della Fortitudo, in contemporanea ad un concentramento del Minirugby: il contesto è stato splendido.
I ragazzi hanno confermato le nostre aspettative dominando una partita a senso unico. Alla Fortitudo mancavano due giocatori, nel primo tempo sono andati in prestito Riccardo Bezzi e Diego Rosini, poi nel secondo tempo Rosini è tornato in gialloblu; nel secondo tempo e hanno giocato con la Fortitudo ancora Bezzi in compagnia di Tognini e, nel finale, anche Cremonini.
La partita è cominciata con una meta di Vacchi spinto dai compagni di squadra come un ariete contro la difesa avversaria. Faina trasforma.
Subito dopo meta di Baroni che, a dispetto del suo ruolo (pilone) ha fatto una lunga galoppata con due o tre cambi di passo sorprendenti: Faina aggiunge altri 2 punti.
Ragazzini, sentendosi indietro con la sua media abituale, si propone con uno sfondamento, con tanto di rottura di un paio di placcaggi, per segnare così la prima meta odierna, che ancora Fuina trasforma.
È la volta di Focacci che segna una meta talmente gradita che, sprezzanti della cabala, si decide di affidare la trasformazione a capitan Pancaldi, che comunque realizza come un esperto kicker del Pro12.
Segna quindi nuovamente Ragazzini, questa volta dopo aver individuato un canale ed averlo percorso in velocità, eludendo completamente la difesa avversaria. Nessuna trasformazione però.
Colpo di scena, dopo una sfuriata che nemmeno un toro in un rodeo oserebbe tanto, Vacchi viene placcato a pochi metri dalla linea di meta: ma Tognini, in validissimo sostegno, riceve la palla e sebbene subito placcato dagli avversari, riesce a segnare la sua prima meta in campionato. Faina aggiunge nuovamente due punti di trasformazione.
Fine primo tempo. Nella pausa Rosini e Tognini si scambiano la maglia della Fortitudo.
Il secondo tempo comincia classicamente con una galoppata di Ragazzini in meta che sempre Faina trasforma.
Da questo momento in poi (anche in ragione del fatto che Ragazzini ha preso un colpo al collo e quindi a Bollani spetta il ruolo di percussore) inizia un periodo che potremmo definire “Bollani show”.
Un paio di sue mete vengono ottenute grazie a determinazione e forza fisica e saranno validamente trasformate da Faina, fino alla ricomparsa tra i marcatori di Vacchi che fin da inizio partita stava sobbollendo per eccessiva carica agonistica, e tra un alterco e l’altro con i giocatori avversari aveva prediletto la creazione dei punti di incontro e i placcaggi. Finalmente si distrae dalla sua guerra personale nei confronti di chiunque abbia la palla in mano e si invola in meta. Niente trasformazione questa volta. Poco dopo è di nuovo la volta di Ragazzini ad andare in meta con immancabile trasformazione di Faina.
Si chiude la partita con una ultima meta di Focacci e, per confermare quanto accaduto nel primo tempo, è capitan Pancaldi a sugellarla con una trasformazione perfetta.