La Reno si impantana, ma acciuffa la vittoria nel finale con una meta di punizione
Campo Barca in pessime condizioni, al limite della praticabilità: certo, non i migliori requisiti per permettere belle giocate alla mano e sicuramente un fondo poco adatto alle caratteristiche tecniche dei gialloblu bolognesi. La Reno ci mette del suo, commettendo molti errori di handling e giocando spesso con frenesia, permettendo al Florentia di giocare testa a testa una partita che, vista l’evidente superiorità della mischia bolognese, non avrebbe dovuto avere storia.
La cronaca: dopo tre minuti il Florentia passa in vantaggio con una punizione per fallo in ruck e dovrà passare almeno mezz’ora, al 34’, per vedere la Reno reagire e restituire i tre punti dopo un fallo del Florentia per affossamento di una maule avanzante.
Durante tutto questo tempo le pessime condizioni del campo fanno sì che si assista a un gioco frammentario con numerosi errori da una parte e dall’altra, forse con qualche opportunità in più per la Reno che però non riesce mai a concretizzare. Anzi, quasi al termine del primo tempo, sono i toscani a tornare in vantaggio, sfruttando una dormita del reparto arretrato: calcetto profondo che entra in area di meta e bolognesi che restano a guardare mentre l’ala del Florentia va a schiacciare. Così si va al riposo sull’8 a 3 per il Florentia.
Il secondo tempo inizia con una serie di cambi per la Reno: esce Furetti e prende il suo posto Kharytonyk, mentre Guidetti sostituisce Vagheggini e Frezzati rileva Corsini. La Reno tenta di rendersi pericolosa ma è troppo fallosa e pasticciona. Al 12’ i gialloblu hanno una buona opportunità che finalmente viene concretizzata: touche nei 22 avversari e maul ben organizzata che permette a Ruggeri di schiacciare in meta. Kharytonyk sbaglia però la trasformazione ed è soltanto pareggio: 8 a 8.
Pur dominando in mischia ordinata la Reno non riesce a rendersi particolarmente pericolosa, a causa anche di un deficitario gioco al piede, che permette al Florentia di replicare e di mettere in difficoltà la difesa bolognese. Così al 22’ la Reno subisce una seconda meta, questa volta a seguito di una giocata al largo, sulla quale la linea difensiva gialloblu tarda a ripiazzarsi, concedendo una facile superiorità:13 a 8 per i toscani.
Escono Zanardi e Scafidi sostituiti da Boarelli e Graziosi. Poco dopo entrano in campo anche Domenichini e Asta, rilevando Ruggeri e Faggioli. Al 43’ purtroppo Guidetti deve lasciare il campo per un infortunio che si rivelerà piuttosto serio (auguri di pronta guarigione alla giovanissima ala bolognese) ed è costretto a rientrare Furetti.
La Reno preme con forza, ma con scarsa lucidità per capovolgere le sorti della partita e continua a sprecare buone occasioni, perdendo il possesso nei momenti decisivi. Tuttavia allo scadere la caparbietà degli avanti felsinei viene premiata con una meta di punizione decretata dall’arbitro a seguito dei falli ripetuti con cui i toscani cercano di fermare la veemente spinta del pack gialloblu. La trasformazione di Kharytonyk risulta decisiva per la vittoria con il punteggio finale di 15 a 13.
Brutta partita, condizionata come si è detto dalle condizioni del terreno di gioco, ma anche un campanello d’allarme per la Reno con la squadra apparsa incapace di adattarsi al tipo di partita e di avversari. Importantissimi, naturalmente, i 4 punti punti in chiave lotta per la salvezza, ma per il derby di domenica prossima servirà molto di più di un colpo fortunato nel finale per affrontare il Bologna 1928, reduce da una serie positiva di partite, sotto il profilo del gioco e dei risultati.
La formazione della Reno Rugby Bologna:
15 Zambrella, 14 Tassinari, 13 Laperuta, 12 Vagheggini, 11 Venturi, 10 Cavedale, 9 Furetti, 8 Scafidi, 7 Ruggeri, 6 Savoia, 5 Pesci, 4 Faggioli, 3 Corsini, 2 Murgulet, 1 Zanardi
A disposizione degli allenatori Fava e Venturi:
16 Boarelli, 17 Frezzati, 18 Domenichini, 19 Asta, 20 Graziosi, 21 Kharytonyk, 22 Guidetti.
Ha arbitrato la partita il sig. Massimiliano Meneghini da Venezia