Bologna 22 maggio 2016
Presso l’impianto sportivo della Fortitudo Rugby si è disputata la quinta edizione del Torneo Pivatelli.
Prima di parlare della splendida giornata credo sia doveroso un sentito ringraziamento allo staff della Fortitudo Rugby. Quali detentori della Coppa, noi della Reno avremmo dovuto organizzare il torneo, ma purtroppo il nostro campo non era disponibile a seguito di lavori di manutenzione straordinaria. I cugini della Fortitudo si sono presi l’incombenza organizzando in maniera ineccepibile un evento che non aveva nulla da invidiare ai più famosi tornei giovanili su scala nazionale. In particolare voglio rivolgere un ringraziamento molto sentito a Nevio e a Claudio che sono stati fantastici, incredibilmente efficienti e pronti a risolvere qualsiasi problema.
I nostri ragazzi sono arrivati al torneo molto carichi, anche se portavano sulle spalle un fardello notevole, visto che su “Bolognarugby.it” erano dati per favoriti e arrivavano come detentori della coppa.
Per di più mancava uno dei nostri baluardi, il pilone Paolo Baroni che, putroppo, a causa di un risentimento al ginocchio, è fermo da un po’ di tempo.
Lo Zio Lelli comunque ha saputo caricare i suoi ragazzi, prima dell’inizio del torneo, con un discorso sintetico, ma particolarmente incisivo, concluso con la immancabile scommessa: “se vincete, mi taglio la barba e i baffi!”
Così è cominciata per noi la quinta edizione del Torneo (la prima che ho vissuto in prima persona): partite da 15 minuti in tempo unico.
La nostra prima partita (che era anche la prima partita del torneo) ci ha visti opposti alla Fortitudo.
In campo sono scesi i seguenti giocatori: Sandron (P), Pancaldi (T), Vacchi (T), Lamborghini (II L), Rubbini (II L), Focacci (III L), Tamberi (MM), Faina (MA), Bollani (1° C), Tognini (2° C), Cinti (A), Mussie (A), Vittuari (E).
Nei primi minuti di gioco la Fortitudo ha fatto un pressing serrato non concedendo spazi ai nostri ragazzi, cominciavamo a preoccuparci, ma poi è stato Bollani che ha “aperto le danze” segnando la prima meta del torneo poco dopo il 4° minuto.
Infatti dopo solo un minuto è Rubbini che schiaccia il pallone oltre la linea di meta avversaria.
La partita prosegue con una ulteriore meta, questa volta di Focacci, validamente trasformata da Faina.
E’ la volta di un corridore di razza: Tognini prende palla e brucia con uno scatto gli avversari fiondandosi in meta e anche in questo caso Faina traforma.
Come prevede il galateo per le migliori serate in alta società, Bollani (che aveva aperto i giochi) provvede anche a concluderli con l’ultima meta della partita.
Risultato finale: Reno 29 Fortitudo 0.
Una piccola pausa consente ai ragazzi di rilassarsi e bagnarsi un po’ (il sole ci ha cotti per tutta la mattinata) mentre osservano le partite dell’altro girone.
Ma è di nuovo il momento di scendere in campo contro un osso veramente duro: Formigine, già incontrato qualche settimana addietro, ha dimostrato di essere una squadra dura e determinata che può mettere in difficoltà chiunque.
In campo sono scesi i seguenti giocatori: Rosini (P), Pancaldi (T), Lazzari (T), Troka (II L), Lamborghini (II L), Focacci (III L), Chiarati (MM), Faina (MA), Ragazzini (1° C), Bollani (2° C), Perrone (A), Tamberi (A), Mussie (E).
La partita inizia con una meta di Ragazzini, che esordisce nel torneo con il botto!
Comincia la battaglia che avevamo previsto, le squadre si affrontano a centro campo con scontri duri ma comunque sempre molto corretti.
Dopo cinque minuti di assalti frontali, Focacci riesce a bucare dopo un lavoro estenuante di avvicinamento all’estrema linea avversaria che ha coinvolto tutta la sqaudra. Meta!
Gli Highlanders non si danno per vinti e cercano in tutti i modi di segnare, dando vita ad alcune delle fasi di gioco più belle di tutto il torneo.
E’ comunque Bollani che riesce a chiudere la partita segnando una meta successivamente trasformata da Faina.
Risultato finale: Reno 17 Formigine 0.
A causa di ritardi e brevi pause dovute a infortuni da recuperare, i ragazzi staranno fermi un’oretta prima di poter giocare la terza partita: Reno – Lions.
In campo sono scesi i seguenti giocatori: Sandron (P), Vacchi (T), Rosini (T), Lamborghini (II L), Lazzari (II L), Rubbini (III L), Tamberi (MM), Fabbri (MA), Ragazzini (1° C), Tognini (2° C), Mussie (A), Poletti (A), Chiarati (E).
Questa partita vede un grande stravolgimento di ruoli, si tratta di un test dello Zio Lelli che ha provato un reparto di mischia che strizza l’occhio ai nati nel 2003.
Mussie, finalmente, si scrolla di dosso tutti i dubbi sulle sue capacità di ricevere i passaggi e, appena ci riesce fa una delle sue mitiche cavalcate che si conclude in meta.
Due minuti dopo è Rubbini che tenta (con successo) una ripartenza veloce da una mischia ordinata, prendendo un canale sostanzialmente libero che lo conduce a segnare. Pochi istanti dopo Rubbini trasforma.
E’ la partita dei corridori, dopo Mussie anche Tognini si invola in meta come un centometrista olimpico, chiudendo la partita.
Risultato finale: Reno 17 Lions 0.
I ragazzi hanno conquistato la finale e, mentre esultano negli spogliatoi, Pieve e Bologna si contendono lo stesso obiettivo. Vincerà Pieve, grazie ad un gioco tenace e aggressivo che ben si coniuga con la loro prestigiosa storia sportiva. Il Bologna ha comunque giocato un grande torneo con una squadra di alto livello che ha messo in seria difficoltà il Pieve durante questa “semi-finale” di fatto.
Sono le 14.40 e finalmente comincia la finale per il primo e il secondo posto tra Reno e Pieve.
In campo sono scesi i seguenti giocatori: Vacchi (P), Pancaldi (T), Lazzari (T), Lamborghini (II L), Troka (II L), Focacci (III L), Chiarati (MM), Faina (MA), Ragazzini (1° C), Bollani (2° C), Perrone (A), Tognini (A), Mussie (E).
Dopo i primi minuti di assestamento i nostri ragazzi si rendono conto che nelle ruck e nel pick and go i loro avversari possono metterli in difficoltà.
In pochi tempo cominciano a giocare al largo, dando ampio spazio ai tre quarti e facendo arrivare sempre più spesso la palla fino alle ali.
Ed è proprio Perrone che finalizza una di queste giocate segnando la prima meta, subito trasformata da Faina.
Questa meta da inizio alla bagarre, perché Pieve tira fuori gli artigli e comincia ad attaccare in maniera molto pressante. I nostri ragazzi della mischia però riescono a contenere le sfuriate più incisive e addirittura è capitan Pancaldi che impossessatosi della palla si invola in meta con uno scatto (potremo tutti raccontare, un giorno, di aver visto Luca Pancaldi fare una corsa di più di 30 metri!!!). Faina trasforma.
Ragazzini non vuole essere da meno, visto che quest’anno è sempre stato quello che segnava di più, e segna dopo pochi minuti al termine di una azione corale. Faina (implacabile) trasforma.
Anzi, Ragazzini ci ripensa e segna di nuovo, questa volta con un’azione più solitaria (supportata comunque da un perfetto sostegno dei compagni). Faina trasforma ancora!!!
Chiude la partita una meta di Focacci, anche questa trasformata da Faina.
Risultato finale: Reno 35 Pieve 0.
Un coronamento eccellente per un anno divertente e carichissimo di soddisfazioni sportive non solo sportive per ognuno di noi.
Ne approfitto, in prima persona, per ringraziare tutti: i genitori che mi hanno supportato in questo primo anno in un ruolo che non conoscevo, lo Zio Lelli per aver fatto crescere i nostri ragazzi come sportivi ma anche come futuri uomini in maniera esemplare (Luciano, mio figlio quest’anno è maturato come mai mi sarei aspettato, a furia di alzargli sempre l’asticella, costringendolo a dover fare sempre meglio), il grande Andrea Fava (ottimo allenatore e ottimo arbitro, il Presidente Raffaele Capone che ha sopportato lo stillicidio di email e messaggi che gli inviavo di continuo, tutto lo staff della Reno e, soprattutto, i ragazzi a cui voglio davvero un bene dell’anima!
Forza RENO!