Sabato 22 ottobre a Modena abbiamo assistito all’esordio ufficiale delle due squadre Reno: Reno 1 (che per noi si chiama Reno-Reno) e Reno 2 (Reno- Blues).
La fase organizzativa che sta dietro allo schieramento di due squadre in campo è faraonica e questo esordio l’ho patito seriamente.
Anche all’ultimo momento, quando siamo arrivati al centro Sportivo del Modena Rugby, ci siamo imbattuti nell’ultimo problema organizzativo (avendo numeri un po’ risicati, un’assenza dell’ultimo minuto ha rischiato di farci perdere la validità della data).
Per fortuna (evidentemente sono un preveggente) ho chiesto a Diego Rosini (e ai suoi genitori) di venire comunque nonostante l’infortunio in via di guarigione.
Grazie a lui l’esigenza di un uomo di mischia indicata dai Blues è stata coperta da una grandissimo Riccardo Ardissone che, con la serietà di un adulto, ha accettato l’incombenza cercando di fare il suo meglio in partita… e tutto ha funzionato per il meglio.
Modena 1 vs Reno 1
La partita è cominciata regolarmente alle 17.04.
Le squadre si sono studiate un po’, e già nei primi minuti la Reno è riuscita ad evitare una meta grazie a un’ ottima difesa.
Purtroppo però, dopo 6 minuti di gioco il numero 4 ha bucato la nostra difesa segnando la prima meta in favore del Modena: trasformazione del mediano di apertura.
Passano solo 4 minuti ed è il secondo centro del Modena a bucare la difesa della Reno. Arriva anche la trasformazione.
La partita prosegue a senso unico e il primo tempo si conclude con altre due mete del Modena (segnate dall’ala 14 e di nuovo dal numero 4), una sola della quali trasformata.
Alle 17.33 comincia il secondo tempo con una Reno più carica e motivata (non so se urlava più Alfredo o Andrea in panchina, ma allenatore e capitano erano unanimi nel voler dare uno scossone alla squadra.
E dopo 7 minuti di gioco è proprio Rubbini che segna e trasforma.
Entra in campo Rosini, con 1000 occhi puntati, visto che al rientro da un infortunio grave il rischio è sempre quello di farsi di nuovo male. Passano pochi secondi, un giocatore del Modena lo carica e lui lo placca. Si rialza, alza il braccio ed esce dal campo per il riacutizzarsi del dolore che lo ha perseguitato nelle scorse settimane. Adesso per un po’ dovrà stare a riposo assoluto.
Purtroppo nelle fasi successive il numero 16 del Modena riesce a schiacciare nuovamente la palla in meta, senza trasformazione.
Quando manca solo una manciata di minuti si assiste ad una guerra di trincea a pochi passi dalla linea di meta del Modena. Una ripartenza, due ripartenze… il Modena ha una difesa ineccepibile, non si passa, Poi Putzu cambia gioco ed apre a Rubbini che era già lanciato in corsa da 15 metri: prende la palla al volo e sfonda la difesa, schiacciando di nuovo una meta per la Reno, purtroppo non trasformata.
Nei minuti successivi tantissima battaglia ed è proprio capitan Rubbini che deve uscire a 4 minuti dalla fine per un colpo alla clavicola destra che gli impedisce di di continuare.
Strenua difesa della Reno fino al fischio finale.
Sul finale è Tommaso Tamberi che rimane schiacciato sotto una ruck, prendendo un colpo involontario alla testa da un giocatore del Modena che gli è caduto sopra,
Modena 1 (31) – Reno 1 (12)
Formazione: Simmini, MIcheletto, Fabbiano Chiacchio, Sandron, Amico, Chiodo (V), Putzu, Rubbini (C), Bugetti, Tamberi, Boschi, Fabbri, Mussie. In panchina: Ciotti, Rosini.
MAN OF THE MATCH: Dima Mussie.
Modena 2 vs Reno 2
Per il resoconto di questa seconda partita ringrazio Massimo Cinti che si è prestato come cronista all’esordio della compagine RenoBlues.
Bellissima partita per la squadra dei Blues, di nuova “costruzione”, anche se paga ad oggi l’inesperienza tecnica e il livello agonistico non ancora omogeneo fra i giocatori.
La mischia, poco esperta e poco organizzata, e i tre quarti che hanno più volte permesso al Modena di bucare la difesa hanno fatto sì che prendessero gran parte delle mete nel primo tempo.
Il gioco è nettamente cambiato nel corso del secondo tempo quando i ragazzi hanno avuto più incisività e ottenuto buoni risultati.
Il “senso di gruppo” e la voglia di giocare hanno prevalso comunque sul risultato finale, entusiasmando i genitori e il loro allenatore, sorprendendo positivamente chi si aspettava una partita nettamente più difficile. La strada è ancora lunga, ma l’impegno e le potenzialità sono tali da farci contare su ottimi risultati.
La mischia, poco esperta e poco organizzata, e i tre quarti che hanno più volte permesso al Modena di bucare la difesa hanno fatto sì che prendessero gran parte delle mete nel primo tempo.
Il gioco è nettamente cambiato nel corso del secondo tempo quando i ragazzi hanno avuto più incisività e ottenuto buoni risultati.
Il “senso di gruppo” e la voglia di giocare hanno prevalso comunque sul risultato finale, entusiasmando i genitori e il loro allenatore, sorprendendo positivamente chi si aspettava una partita nettamente più difficile. La strada è ancora lunga, ma l’impegno e le potenzialità sono tali da farci contare su ottimi risultati.
Modena 2 (43) – Reno 2 (33)
Formazione: Kowalski, Fantoni, Giannasi, Sgallari, Garzia, Cinti (V). Battaglioli A., Battaglioli M., Ciffolillo, Bovina (C), Borghi, Ardissone (in sostituzione di Mezzoli malato), Galvan. In panchina: Gironi, Ravasi (per ragioni di schieramento le squadre scenderanno poi in campo con Ardissone pilone e Gironi Ala. Giannasi è quindi partito in panchina.
MAN OF THE MATCH: Bovina Eugenio (ad insindacabile giudizio del TM, visto che non ho avuto modo di confrontarmi con Riccardo Nolfo per assegnare questa onoreficenza).