Orda-Piacenza 12-15
Bologna, 11 dicembre 2016
Partita giocata in una giornata d’inverno, cielo bianco e freddo pungente, che inizia regolarmente alle 14,30.
Inizio arrembante dell’Orda che arriva quasi in meta su un’azione orchestrata velocemente dopo un calcio di punizione, dove Fava batte veloce e serve Mocka che purtroppo fa avanti. Veniamo poi rintuzzati nei nostri 22 ed al 15′ subiamo meta su una rolling maul partita da touche avversaria. Questa di oggi non è però la solita Reno che le prende e basta.
Risaliamo all’attacco con Astorri che dà la carica al gruppo, e la meta che realizziamo è di pregevole fattura: grazie a un servizio in percussione di Aleotti per Astorri all’interno, buchiamo la linea avversaria mandando poi in meta Panzarino, su riciclo di Astorri bloccato dall’ultimo difensore. Siamo sul 5 a 5. Teniamo in mischia e continuiamo all’arrembaggio di un Piacenza che spinge sulle gambe e ci fa soffrire col gioco stretto dei suoi avanti. È una partita vera, maschia. Per tutto il primo tempo siamo noi la squadra più cinica: rubiamo una palla dalla loro touche per proiettarci in campo avversario, poi rubiamo palla in ruck e su percussione degli avversari, sfruttiamo gli errori dei piacentini e per un paio di volte riusciamo a uscire dal nostro giardino mettendo seriamente in difficoltà gli avversari. I biancorossi falliscono un piazzato centrale al 35′ da metà campo. Esce Cicchetti per Plicchi, quando manca una manciata di minuti dalla fine. Baldazzi subisce un giallo e il primo tempo finisce 8 a 5 per il Piacenza, dopo il conseguente calcio di punizione.
Esce Baldoni Marco per Carisi, quindi escono Panzarino per Abbamonte. Poco dopo Nesta, Urgeghe e Mario Lami per Mocka, D’Anastasio e Mostardi. Fava passa ad apertura al 15′ del secondo tempo. Partita maschia, si è detto, dove alle giocate della mischia degli avversari noi rispondiamo con un buon gioco alla mano. Sfioriamo quindi un vantaggio meritato quando Lami ruba palla dalla mischia avversaria, uscita malamente, per involarsi verso la meta piacentina. L’ultimo baluardo biancorosso ferma il nostro che fallisce un facile due contro uno: peccato. I piacentini provano a riprendere il pallino del gioco quando su calcetto nel nostro angolo destro mandano l’ala a segnare una meta quasi fatta se non fosse stato per l’abile gioco orchestrato dalla nostra cavalleria leggera, cosicché con un pregevole gioco alla mano Urgeghe riesce a riciclare il pallone per Aleotti che si invola e di piede rispedisce i piacentini a metà campo. Al 24′ arriva la nostra meritatissima meta: dopo aver costruito un gioco su più fasi Savini, servito nella metà campo avversaria, rompe un paio di placcaggi e serve all’interno Urgeghe che si invola verso la meta, riciclando infine il pallone per Fava . Meta stupenda figlia di un gioco corale della nostra compagine. 12 a 8 con Savini che trasforma.
L’ultimo quarto d’ora è sofferenza pura a causa della nostra indisciplina e di alcune imprecisioni che non ci permettono di uscire fuori dal nostro giardino. Sbagliamo un calcio di liberazione che finisce in mano agli avversari e perdiamo qualche pallone di troppo in touche. I piacentini si fanno più spavaldi e pericolosi, ma anche loro sbagliano molto graziandoci un paio di volte con degli improbabili passaggi all’ala. Subiamo diversi calci di punizione, ma riusciamo sempre a contrastare il pick and go degli avversari che hanno bisogno di una meta per superarci. Ed è una meta che lascia l’amaro in bocca a tutti quella che arriva allo scadere del secondo tempo quando, dopo alcune fasi di gioco, la palla viene aperta e il centro avversario sorpassa Urgeghe all’interno, rimasto solo a difendere su due avversari. Meta in mezzo ai pali, trasformazione e fischio dell’arbitro. Consoliamoci (poco) con il punto di bonus.
Un grazie a tutti, comunque, per la splendida partita.
Hanno giocato: Savini, Mostardi, Calia, Aleotti, D’Anastasio, Mocka, Fava, Baldazzi, Baldoni, Astorri, Vacca, Baldoni Marco, Teto Vito, Panzarino, Cicchetti.
Sono partiti dalla panchina: Plicchi, Carisi, Abbate, Lami, Urgeghe, Mello, Fraticelli.