Bologna, 22 gennaio 2017
Bologna 1928: 23 – Reno Bologna 12
La partita si gioca alle 14,30 presso il Centro Sportivo Dozza: sotto un cielo sereno, il clima è invernale.
La Reno parte a razzo e va subito in meta: superbo calcetto di Mocka che, nel ruolo inedito di primo centro, riceve palla da Luca Fava e salta tutta la linea della difesa avversaria. Aleotti corre per intercettare il rimbalzo dell’ovale prima dell’accorrente difensore e si invola da solo in meta. Mocka trasforma per il 7-0.
Da qui comincia però la sofferenza del reparto degli avanti. Soffriamo tantissimo sul rilancio del gioco di touche e subiamo dopo touche un carretto e a seguire la meta.La trasformazione dall’angolo sinistro del campo non va dentro e si sta sul 7-5 Reno dopo pochi minuti dall’inizio della partita.
Dopo circa 10-15 minuti prendiamo la seconda meta dai cugini di casa dopo aver perso una mischia intorno ai nostri 10 metri. Sull’apertura del gioco lisciamo due placcaggi lasciando al ¾ avversario una prateria in cui correre. La mancata trasformazione ci porta sul 10-5 per il 1928.
Indomiti riusciamo con un mai domo Astorri a conquistare palla in avvio del gioco e ci mettiamo sotto. Giochiamo dentro i loro 22. Ma sono tanti gli errori.
Arriva puntuale una splendida meta dopo tre fasi vinte da noi dopo calcio di punizione. Succede che saggiamente decidiamo di non giocare la palla in touche. Attacchiamo così con la mischia. Diamo vita a un bel gioco corale che parte dalla sinistra del campo per finire sulla bandierina di destra con l’onnipresente Aleotti dopo tre percussioni in cui tutti fanno il loro dovere. 12-10 Reno. Torniamo però a soffrire in mischia chiusa cosicché sul ribaltamento di fronte su mischia per il Bologna, mentre i nostri 8 uomini girano verso sinistra, il numero 8 del 1928 parte praticamente senza opposizione andando in meta. Siamo alla mezz’ora sul 15 a 12 per il 1928. Esce Gentilezza (al suo esordio) per Carisi. Al 40′ subiamo un durissimo carretto in mischia chiusa, che retrocede di almeno 5-10 metri che porta il 1928 al penalty a cui segue l’avvio in touche. Il temuto carretto viene evitato per un errore in ricezione dei rossoblu che però vincono la mischia successiva. E qui, in sostanza, si chiude il primo tempo, dove si evidenziano alcuni errori in fase difensiva (placcaggi) e la mischia in serio affanno.
All’inizio del secondo tempo cambia buona parte della mischia: entrano Radi e Baldoni Marco che sostituiscono le due seconde Morelli e Vacca. Entra Chiarelli per Cicchetti. Continuiamo però a subire in mischia chiusa. Sull’ennesimo carretto prendiamo calcio di punizione che non viene trasformato. Prendiamo poco dopo un giallo con Baldoni A. Per placcaggio in ritardo. Il placcaggio oltre ad essere stato fatto di fronte all’arbitro era all’altezza dei nostri 22 (in mezzo). Subiamo quindi la facile trasformazione. Siamo 18 a 12 intorno al decimo del secondo tempo. Esce Lami ed entra Urgeghe.
Subiamo la pressione degli avversari dopo un brutto calcio di liberazione di D’Anastasio in calcio di liberazione. In affanno riusciamo ad annullare una meta impedendo alla palla di essere schiacciata. Ma il miracolo riesce solo una volta. Sulla mischia ai cinque metri successiva subiamo meta in seconda fase con i 3/4. 23 a 12.
Al 15′ esce Aleotti per Abbate dopo una brutta botta presa dopo un placcaggio. Al 25′ esce Bonini per Vassalli (all’esordio). La Reno non demorde: giochiamo diverse percussioni che ci portano stabilmente dentro l’area avversaria. Siamo nella loro metà campo, ma purtroppo non riusciamo a concretizzare lo sforzo fatto a causa di vari errori individuali e palle rubate in touche.
Finisce così il derby di andata.