Oggi si sono giocate le prime due partite delle compagini Reno della seconda fase del Campionato Regionale Under 14.
Reno 1 ha incontrato nuovamente il Bologna e Reno 2 (Blues) ha incontrato nuovamente il Faenza.
Reno 1 – Bologna 1928
Non ci eravamo certo crogiolati sul risultato della prima partita del campionato di quest’anno mentre abbiamo preparato il match di oggi perchè sapevamo che il Bologna aveva fatto una crescita notevole (avendo visto i risultati fino ad ora conseguiti ed avendo avuto modo di vedere i loro giocatori che partecipano alle selezioni Provinciali e Regionali): si tratta di una ottima squadra con un ottimo allenatore che può far decisamente male.
Al di la del risultato e dell’elenco delle mete fatte e subite, ci sono diversi spunti interessanti su cui vale la pena di ragionare. I ragazzi sono stati capaci di trasporre in partita i concetti teorici proposti recentemente in allenamento, garantendo quindi una buona circolazione di palla ed il coinvolgimento di tutti nelle azioni di gioco (ragione in più per non saltare MAI gli allenamenti). Di contro si è notata una regressione nelle ruck: purtroppo è tornato a prevalere il principio del “tanto ci va lui!”, facendo si che il Bologna (più aggressivo ed incisivo in questa fase del gioco) ci sottomettesse frequentemente.
Un altra considerazione invece, da fare, è relativa allo spirito con cui si entra in campo: non è rugbysta chi entra in campo 20 minuti la domenica a schivare gli avversari, è un rugbysta chi quella stessa domenica entra in campo per giocare a rugby! Quindi chi scende in campo lo deve fare con il desiderio di mostrare di poter far meglio del compagno di squadra che va a sostituire, per onorare se stesso ed il proprio compagno che ha ceduto il posto. So che questo non è quello che ci si aspetta da una cronaca della partita, ma credo fosse necessario dare un messaggio chiaro ai nostri ragazzi.
La partita ha evidenziato inoltre l’importante assenza di Dima Mussie che, oltre che essere uno dei cardini della nostra linea tre quarti, è anche un trascinatore che sa dare il buon esempio in ogni fase della partita. Speriamo che possa rimettersi quanto prima dall’infortunio.
Il risultato finale è stato Reno 1 – 49 Bologna 1928 – 10
Formazione: Sandron, Micheletto, Fabbiano Chiacchio, D’Amato, Rosini, Chiodo (V), Putzu, Fabbri, Lakssir, Tamberi, Amico, Bugetti, Rubbini (C). A disposizione: Castellari, Gennari, Ciotti, Boschi.
MAN OF THE MATCH: Diego Rosini (con grande distacco su tutti gli altri)
Reno 2 – Faenza
Anche questa partita poteva essere la semplice fotocopia di quella già vista qualche mese fa. Invece così non è stato, in quanto il Faenza è cresciuto notevolmente, migliorando il proprio stile di gioco e schierando giocatori più preparati e consapevoli.
Ne è scaturita quindi una partita combattuta (nonostante il risultato che premia i nostri ragazzi non facendo capire il giusto valore dei ragazzi del Faenza) e decisamente piacevole da vedere.
Le azioni dei Blues che hanno portato alla meta sono state generate da azioni preparate ma si sono sempre concluse con cavalcate singole (a volte anche condotte più egoisticamente del necessario). Le mete del Faenza sono derivati da una buona capacità di sfruttare l’errore dell’avversario e capitalizzarlo.
Credo che entrambe le squadre siano potute uscire dal campo soddisfatte per i valori mostrati.
Il risultato finale è stato Reno 2 (BLUES) — 49 Faenza — 10
Formazione: Sgallari, Fantoni, Gianasi, Ciffolillo, Kowalsky, Bovina (C), Battaglioli A., Battaglioli M., Tintori, Cinti (V), Mezzoli, Garzia, Galvan. A disposizione: Nanni, Gironi, Simmini.
Man of The Match: Andrea Battaglioli (se solo tirassi fuori i palloni più rapidamente…).