Cesena, 17/18 aprile 2017
Pasquetta fuori porta per 34 gialloblu renofortifaentini e svariate famiglie.
Due giornate intense di rugby: una e mezzo di sole e poi di colpo l’inverno prima di tornare a casa. Dirigenza e modelli genitoriali smaniosi di vincere, Malaguti e Musoni invece intenti a turnare giocatori e sperimentare fomazioni, cercando di limitare infortuni e cali di forma in vista della partita di ritorno contro Imola di domenica 23 aprile.
La prima giornata, dalle 14,00 alle 19,00, ha visto il susseguirsi di 5 sfide da 15 minuti, con la Reno che sembrava essere partita alla grande, con una meta di Seba (Bollani) trasformata da Jonny (Baldoni), contro i temutissimi Junior del Romagna, detentori del titolo della precedente edizione.
Purtroppo l’ultima azione della partita vede vincitori i padroni di casa, dopo che avevano ottenuto il pareggio pochi minuti prima.
Nel frattempo i cugini del Bologna avevano facilmente battuto Pesaro, con cui invece la Reno ha subito la seconda sconfitta di fila (12 a 7), malgrado una meta di Leo (Tonioni) trasformata da Livio (Faina).
Panca e Borto (Pancaldi e Bortolani) contro Anzio hanno poi iniziato a mitigare la delusione della tifoseria gialloblu, portando a casa la prima vittoria per 10 a 7, subito seguita da quella contro la Franchigia Adriatica (Tortorese, Teramo e Pescara), mete di Castel (Castelvetri) e del mitico Vacchi, entrambe trasformate, per un risultato finale di 14 a 7.
La giornata finisce con un sonoro 19 a zero inflitto ai gialloblu da Badia Polesine, che risulterà a fine torneo la vincitrice.
Malgrado una notte di albergo burrascosa, gli M&M’s si presentano martedì mattina sufficientemente agguerriti per infliggere la sconfitta ai cugini rossoblu per 7 a 0, con meta di Filo Fabbri trasformata da Baldoni; gli stessi Filo e Jonny che segnano la seconda vittoria della giornata (14 a 7) contro la squadra dei Colli Euganei, che risulterà ultima a fine torneo, ma che è rimasta particolarmente scottata, essendo andata in vantaggio ed avendo perso la partita all’ultima azione, proprio come i gialloblu con il Romagna.
A questo punto la classifica era tale che lo scontro tra Reno e Jesi era determinante per definire quale tra le due squadre si sarebbe giocata semifinali e finali per i primi 4 posti del torneo, insieme a Badia, Romagna e Bologna 1928; lo zero a zero ha premiato lo Jesi che, riuscendo a battere con 4 mete la Franchigia Adriatica nell’ultima partita del tabellone, ha ottenuto il punto di bonus necessario per superare gli M&M’s di misura.
Nel momento in cui ciò accadeva, mentre i 34 gialloblu pranzavano, la metereologia andava a ritroso da primavera a inverno, con gazebo e cartellone dell’organizzazione rovesciati dal vento, abbassamento di quasi 10 gradi della temperatura e pioggia a volontà.
In queste condizioni metereologiche gli M&M’s, quinti nel girone, non riescono ad andare oltre al cinque pari (meta del faentino Braga) contro la Franchigia Adriatica, ottava nel girone, giocandosi quindi l’accesso alla finale per il quinto o sesto posto mediante i calci piazzati. Questa situazione crea un paradosso emotivo negli spalti, peggio di una finale mondiale ai calci di rigore; vengono scelti i pali controvento per cui Panca, da posizione centrale, calcia fuori, così come il proprio corrispettivo abruzzese. Tocca quindi a Polla (Baroni) dalla sinistra dei pali, ma il vento continua a soffiare ed il tiro è corto; altrettanta sfortuna aspetta al giocatore avversario, per cui il risultato si deciderà all’ultimo calcio, quello di Livio, dalla destra, sapendo però che ha già fallito la trasformazione della meta durante il tempo regolamentare. Dopo un coro degno di uno stadio di calcio “Livio, Livio, …” quasi interminabile, l’atmosfera diventa surreale, con un silenzio tale che sembra costringere anche il vento ad arrestarsi; Livio si avvicina due o tre volte al pallone, quasi per corromperlo chiedendogli un favore personale; poi lo calcia e l’ovale, con obbedienza reverenziale, si infila tra i pali, suscitando un clamore altrettanto surreale da parte della tifoseria gialloblu. Di contro l’ultimo calciatore abruzzese, al primo calcio piazzato della sua vita, non riesce ad essere altrettanto convincente, regalando così agli M&M’s almeno la finale per il quinto posto.
A questo punto la Franchigia Adriatica segue gli Euganei, che avevano accettato il nono posto e ripreso la via di casa, lasciando il settimo piazzamento al Pesaro, sconfitto 7 a 0 dai ragazzi di Anzio; questi invece hanno concluso al sesto posto dopo aver subito due mete dal solito Jonny ed una dal solito Filo (solo una trasformata dallo stesso infreddolitissimo Baldoni); prima Badia Polesine, seconda Romagna Junior, terza Jesi, dopo aver battuto Bologna, quarta, per 10 a 5 in finale; quinta la Reno un po’ per demerito, un po’ per sfortuna, ma che porta comunque a casa quanto preventivato dai suoi allenatori, malgrado lo scotto di essere stati superati in classifica dai cugini del Bologna.
Bellissima esperienza in preparazione del ben più importante match di domenica contro Imola, in cui gli M&M’s dovranno tentare il miracolo per recuperare i 20 punti di scarto subiti proprio nello stesso stadio di Cesena in cui si è disputato il torneo delle sei regioni.
Un ringraziamento speciale alla società, al dirigente Luca Fava ed agli allenatori Elmer Malaguti e Nicola Musoni per la speciale stagione di rugby 2016/2017 che i ragazzi e le loro famiglie hanno potuto vivere; ma un grazie speciale anche alla disponibilità ed alla pazienza, alla fiducia ed alla passione e più in generale all’ormai noto modello genitoriale e fraterno (soprattutto delle sorelle), che questa stagione ha coniato e che con questa stagione finirà, per essere superato da nuove esperienze ed avventure: il torneo di Cesena è stato un degno coronamento di fantastici momenti vissuti insieme, seppure nell’augurio di giocare almeno altre quattro partite prima che la stagione finisca.