Pieve di Cento, 1 ottobre 2017
I ragazzi della Franchigia Bolognese rifilano un pesante passivo ad una Reno irriconoscibile. Il centro sportivo Sgorbati di Pieve di Cento ha ospitato la quinta amichevole pre-campionato della Reno Rugby under 18, contrapposta ai ragazzi della Franchigia bolognese, formata da Bologna Rugby 1928, Rugby Pieve e Bologna Lyons.
Una partita a senso unico, scandita, nella prima come nella seconda frazione di gioco, da un susseguirsi di realizzazioni, solo in parte trasformate, che ha visto, nella sostanza, una sola formazione in campo.
Certo ai ragazzi della Franchigia bolognese va riconosciuto il merito di aver mantenuto una costante pressione sulla difesa avversaria per l’intero svolgimento dell’incontro, di aver mostrato una supremazia evidente nei punti di incontro, con ruck tempestive e ben organizzate, con incursioni degli avanti che spesso innestavano aperture ben giocate sulle ali, fino a determinare la superiorità numerica necessaria a concludere le azioni a proprio favore.
Di fronte a loro i ragazzi di Montaguti sembravano smarriti, incapaci di “anticipare” le azioni avversarie con quelle “salite” difensive più volte provate in allenamento, ma oggi quasi mai praticate in gara, corredate da ruck non “pulite” con l’efficacia necessaria e spesso contrastate con successo dalle contro-ruck dei ragazzi della Franchigia.
Una prestazione scialba e incolore, che ha evidenziato una scarsa tenuta dal punto di vista caratteriale dell’intera squadra, con qualche eccezione che solo a tratti ha ricordato le buone performance degli incontri precedenti, come in occasione dell’unica meta realizzata o delle buone giocate messe in mostra negli ultimi minuti del secondo tempo.
Tutto il resto andrà accuratamente analizzato, a cominciare dalla mancata attuazione delle direttive di gioco concordate e dalla riproposizione di un armamentario buono forse per le categorie più giovani, ma sicuramente inefficace se praticato in under 18. La lezione di oggi ha comunque un aspetto positivo: ha svegliato tutti dall’illusione che il lavoro fin qui svolto potesse risultare sufficiente a fronteggiare compagini strutturare, ben disposte in campo, dotate di dinamismo e puntualità nelle giocate.
I giocatori della Franchigia bolognese vanno quindi ringraziati non solo per la sportività dimostrata sul campo, ma anche per averci richiamato alla realtà, per averci ricordato che i risultati, la soddisfazione di concludere in meta un’azione ben giocata, si ottengono con la crescita individuale e di squadra, con la fatica di provare e riprovare schemi di gioco, con la voglia di imparare e praticare l’insegnamento che si riceve; in una parola, accettando umilmente di essere giocatori in formazione, con tanto ancora da imparare.
E’ con questo spirito che andrà affrontata la prossima prova amichevole, quella di domenica prossima con il Forlì rugby, l’ultima prima dell’inizio del campionato.
Da ultimo il bollettino medico. L’infermeria continua ad essere un po’ troppo affollata e, mentre salutiamo con sollievo rientri in squadra e miglioramenti delle condizioni di alcuni infortunati, che fanno ben sperare in recuperi a breve, dobbiamo registrare un altro infortunio, quello del del nostro primo centro, Giacomo Caruccio, al quale va l’augurio di pronta guarigione di tutta la squadra.