Reno Rugby 55 – Highlander Formigine 28
Domenica 8 ottobre 2017
Dopo la delusione della partita non giocata del 1 ottobre a causa della rinuncia da parte del Cesena, i 2004 di Sorrini e Fava – insieme ai 2005 provenienti dal mini rugby e ai nuovi arrivi – hanno potuto finalmente cimentarsi nella prima partita della stagione, dimostrando che l’amalgama di squadra – già sperimentato dalla maggior parte di loro nella stagione 2015/2016 (allenati dallo stesso Sorrini) – non è andato affatto perduto; anzi si è rafforzato, anche grazie al lavoro con Agnese e Alberto (detto Abo) nell’under12 della scorsa stagione (vincitrice del torneo Lupo di Gubbio nel mese di giugno).
4 minuti dopo il fischio iniziale, la supremazia dei gialloblu bolognesi già si manifesta con la meta del mediano di apertura Denis Amico, che, subito dopo aver mostrato la prestanza delle proprie mani, porta a 7 i punti della Reno trasformando con una esecuzione di drop ferma e sicura.
I ragazzi della Reno sembrano padroni del campo, ma appena 5 minuti dopo si fanno sorprendere con un intercetto dall’estremo del Formigine che, con una possente falcata e una accelerazione a dir poco invidiabile, attraversa tutta la metà campo e schiaccia al centro dei pali: Reno 7 Formigine 7.
Di 5 minuti in 5 minuti è Federico Andreoli a raddoppiare il conto delle mete Reno, portando a termine un’azione di forte pressing e veloce riciclo di palla, con ruck appena accennate e subito con l’ovale fuori, che ha caratterizzato l’andamento di tutto il match. Questa volta è Giovanni Faina a sperimentare il calcio di drop, ma senza successo: Reno 12 Formigine 7.
Al 18′ tuttavia è lo stesso Faina che si fa trovare pronto a neanche 5 metri dalla linea di meta, in posizione centrale, per ricevere un ottimo passaggio da Carlo Micheletto e allungare ancora il passo: il piedino 46 abbondante di Denis non perdona e con un altro drop centra i pali.
Sorrini effettua il primo giro di cambi, con Orsi che lascia il posto a Efosa e Lelli a Simoncelli, ma in una situazione fotocopia della precedente i ragazzi di Formigine accorciano le distanze fissando sul 19 a 14 il risultato della prima frazione di gara.
Il secondo tempo inizia subito con una meta di Marco Chiodo, man of the match per parere personale di chi scrive; Tintori ha preso in campo il posto di Amico per cui calcia Faina, ma non trasforma; 3 minuti dopo tuttavia, dopo l’ennesima meta di Chiodo, decide di utilizzare la piazzola e, prendendosi il tempo necessario, non manca di centrare i pali.
Dopo i soliti 5 minuti la reazione del Formigine non si fa attendere: altra meta trasformata e risultato di 31 a 21 per i bolognesi.
Il turn over di ruoli e persone continua così che, con l’ingresso di Sica e Callegaro, rientra anche Orsi e insieme danno il cambio a Efosa, Lanzarini e Bugetti.
Un attimo dopo è ancora Chiodo a schiacciare esattamente in mezzo ai pali, ma il drop a Faina oggi proprio non riesce: Reno 36 Formigine 21.
A metà secondo tempo Ciotti lascia il posto a Lelli e Andreoli ad Amico.
Al 17′ Chiodo si assicura anche il titolo di meta man con un’altra azione di forza; il piedino di Amico continua a non fare sconti, neanche due minuti dopo quando è Davide Callegaro a togliersi a sua volta la prima soddisfazione della stagione: 50 a 21.
Rientra anche Bugetti per Simoncelli (forse altri cambi dalle tribune possono esserci sfuggiti), ma la musica non cambia, né da parte della Reno che continua a ben interpretare la sua prima prestazione con questa sperimentalissima formazione, né da parte del Formigine, che, senza mai mollare un attimo, accorcia le distanze a 3 minuti dallo scadere.
C’è ancora tempo per dare la soddisfazione della prima meta della stagione a Carlo Micheletto, che fissa il risultato finale sul 55 a 28.
I giocatori della Reno:
Riccardo Ardissone, Alex Lanzarini e Gabriel Orsi schierati subito in prima linea, Federico Andreoli, Carlo Micheletto e Marco Chiodo a completare il pacchetto di mischia, i due mediani Antonio Putzu e Denis Amico, le ali Filippo Lelli e Tommaso Bugetti, Giovanni Faina e Riccardo Ciotti centri con Leonardo Iotti estremo, sostenuti e sostituiti da Daniel Efosa, Leonardo Simoncelli, Federico Tintori, Davide Callegaro, Alessandro Sica.