Reno vs Carpi: 21 a 12
Partita che si gioca alle 15,30 sotto un cielo nuvoloso, campo asciutto e clima mite.
Partiamo all’attacco ma subiamo la netta superiorità del Carpi in mischia chiusa. La pressione sui nostri primi 5 uomini è così forte che prendiamo subito meta dopo aver subito due calci di punizione sulla mischia in avanzamento. La prima meta, al 5′ del primo tempo, vede anche Manfrin uscire per Lami, che giocherà da estremo.
Proviamo a reagire, ma siamo sempre in difficoltà con la mischia. Riusciamo meglio in touche, cosicché al 10′ realizziamo dopo aver vinto la battaglia aerea con rolling maul a seguire. Fava apre quindi per l’accorrente Urgeghe che si inventa, dentro la difesa avversaria, un calcetto a seguire che si infila profondo dentro l’area di meta. D’Anastasio deve (solo) schiacciare l’ovale. Siamo 7 a 7 dopo la trasformazione (abbastanza angolata da sinistra).
I carpigiani non ci stanno e sfruttando la preponderanza degli avanti si installano dentro i nostri 22. Ma un passaggio galeotto permette a Francesco Zita la realizzazione di un intercetto magistrale. Il nostro si invola dai nostri 22 verso la meta avversaria inseguito da due avversari. Il nostro ormai braccato converge verso il centro dell’area dove viene preso e portato a terra. La ruck che si forma ci vede vincenti. Lami, ben servito, deve solo allargarsi sull’avversario che prova a prenderlo, per poi schiacciare l’ovale tra i pali. Urgeghe piazza con facilità e siamo sul 14 a 7.
Il vantaggio si fa però cortissimo dieci minuti dopo quando, subendo per l’ennesima volta in mischia chiusa perdiamo il pallone che arriva ai ¾ del Carpi. La meta non è trasformata e concludiamo il primo tempo sul 14 a 12. Al 32′ Radi si guadagnerà un giallo per “spinned tackle”, ma non andrà ad espiare da solo a causa del maldestro tentativo dell’avversario, di fronte all’arbitro, di farsi giustizia da solo. Questa leggerezza dei carpigiani ci permette di continuare a giocare in parità numerica. Unico altro fatto degno di nota è la sostituzione (temporanea) di Lami per Moscariello Enrico, a causa di una ferita sanguinante.
Il secondo tempo parte come la fine del primo, con il Carpi che pressa per ottenere la meta del sorpasso. Al 10′ una mischia per il Carpi sui nostri 5 metrii sembra preludere al colpo di grazia dei biancorossi, ma una difesa tenace ci permette di resistere. Entra Plicchi per Montella. Abbiamo così una prima linea che vede Corsini tallonatore, con Plicchi e Losi rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra. Cambiano gli equilibri: iniziamo a girare meglio in mischia chiusa e molto bene in touche.
Al 15′ entra Moscariello per Cascella (flanker) e al 18′ entra Asta per Teto ( seconda linea). Pochi minuti dopo sarà Baldoni che subentrerà a Mambelli. Cominciamo così a macinare gioco. Su una rolling maul, seguita ad una nostra touche vincente, Fava ci regala sette punti preziosi: si prende gioco della mischia avversaria che beve la più classica tra le finte del mediano, lasciando tra il raggruppamento e la guardia lo spazio necessario e sufficiente per uno scatto che, a 10 metri dalla linea di meta, porta il nostro numero 9 in mezzo ai pali avversari. Urgeghe non manca la trasformazione e così ci portiamo sul 21 a 12 al 20′ del secondo tempo.
Giochiamo sostanzialmente in equilibrio finché, grazie ad un Lami mai domo questa domenica e sempre ben servito da Urgeghe, ci infiliamo dentro la difesa avversaria per installarci ni loro 22 e non uscirne praticamente più. Chiudiamo i cambi con Cicchetti che sotituisce Losi e Nepa (al suo esordio) che entra per Zita. Proviamo in tutti i modi di realizzare la quarta meta ma non riusciamo a portare a casa i 5 punti.
Onore agli avversari per i valori messi in campo e tanto onore anche ai ragazzi di Gentilezza che hanno vinto una partita che non era certo cominciata per il verso giusto.
Hanno giocato:
Corsini, Montella, Losi, Radi, Teto, Mambelli, Venturelli, Cascella, Fava, Urgeghe, Calia, D’anastasio, Zita, Mesta, Manfrin
Sono partiti dalla panchina:
Plicchi, Lami, Moscariello, Nepa, Cicchetti, Baldoni, Asta