RE c’è NO no: i gialloblu esprimono un bel gioco: incisivo nel primo tempo, ma non nel secondo
Reggio Emilia – Reno Bologna: 43 a 19
Reggio Emilia, 26 novembre 2017
In una fredda giornata autunnale Reggio è invasa dall’acqua quando Alfredo Sorrini e i suoi ragazzi arrivano al campo.
Purtroppo ci sono due importanti assenze: Carlo Micheletto, bloccato dall’influenza, e la borsa con i giacconi, che forse pensava di non essere tra i convocati.
La partita è iniziata con 24 minuti di ritardo, che sono diventati 25 quando l’arbitro, l’ottimo Mirko di Castel San Pietro, ha fatto ripetere il calcio di inizio dopo essersi chiarito con i padroni di casa sulle linee laterali del campo (l’under 14 gioca sul campo ristretto).
Una Reno aggressiva e determinata si impadronisce per cinque minuti della metà campo avversaria fin quando Marco Chiodo sfonda la difesa e schiaccia la prima meta, subito trasformata da Denis Amico, ma dopo due minuti un giocatore del Reggio trova un varco sulla fascia sinistra e, senza incontrare troppa resistenza, riesce a virare verso il centro dei pali e pareggiare il conto: Reggio 7 Reno 7.
Da questo momento in poi si smette di giocare su solo mezzo campo; anzi la situazione sembra capovolgersi mentre i tre quarti della Reno, già orfani di Carlo Micheletto, devono rimaneggiarsi ancora per uno stiramento di Leonardo Iotti che lascia il posto a Riccardo Ciotti.
Non appena riprese le misure degli avversari, da centro campo parte una bella azione corale, con ricircolo della palla da manuale, che permette a Denis Amico una fuga di forza sulla laterale sinistra fino a schiacciare l’ovale in mezzo ai pali; purtroppo il piazzato seguente esce a lato: è il minuto 15 e la Reno conduce 12 a 7.
Il freddo e l’acqua rendono difficoltosi i placcaggi e scivolosa la palla, ma le forze in campo esprimono comunque una bella partita che ritorna in parità al ventesimo minuto con una meta del Reggio, speculare alla precedente e, come la precedente, non trasformata.
Gli ultimi cinque minuti della prima frazione di gioco vedono ancora i gialloblu padroni del campo e così determinati da chiuderla con il vantaggio di 19 a 12 dopo che Davide Callegaro è riuscito a sfondare la difesa avversaria e Giovanni Faina ha trasformato il calcio da posizione centrale.
Con l’inizio del secondo tempo Sorrini ha completato il giro delle sostituzioni; i nuovi entrati hanno subito dato dimostrazione di volersi far valere. Purtroppo dopo tre minuti un passaggio a metà campo, non proprio perfetto, è stato intercettato da un giocatore reggiano che è riuscito a involarsi in meta, seppure abbia dovuto schiacciare in una posizione molto angolata a destra, per non essere fermato dai difensori gialloblu comunque ben posizionati.
La non trasformazione del calcio lascia la Reno ancora sopra di due punti; ma di fronte ad una partita costantemente interpretata dai reggiani, una serie di errori mostra un critica fase di affanno dei bolognesi.
All’ottavo minuto il Reggio porta il risultato sul 22 a 19 con una meta fotocopia della precedente. La partita non è ancora compromessa, ma la Reno non riesce più a coprire come si deve le varie zone in fase difensiva.
Malgrado i tentativi di Sorrini di porre rimedio alla situazione con cambi tattici, Reggio ne approfitta e aumenta il bottino di altri 14 punti al 16mo e 18mo minuto, con tutta la Reno schierata a destra, ad eccezione dell’ala che non riesce a fermare la falcata dell’avversario.
La Reno sembra aver perso completamente la bussola, con la manifesta difficoltà dei tre quarti nel continuare a costruire gioco e il pacchetto di mischia poco reattivo nel sostegno in fase di ruck; ma soprattutto viene meno, oltre alla dinamicità delle fasi di attacco, la copertura degli spazi in linea difensiva.
In questa situazione, prima dello scadere, arriva la settima meta reggiana che determina una fotografia della gara non del tutto veritiera rispetto ai valori espressi in campo.
Gli attori della Reno in ordine alfabetico: Alex Lanzarini, Antonio Putzu, Daniel Efosa, Davide Callegaro, Denis Amico, Federico Andreoli, Federico Tintori, Filippo Lelli, Gabriel Orsi, Giovanni Faina, Iacopo Boschi, Leonardo Iotti, Leonardo Simoncelli, Marco Chiodo, Michele Pancaldi, Riccardo Ardissone, Riccardo Ciotti, Tommaso Buggetti; accompagnati da Alfredo Sorrini e dai loro splendidi genitori.
Man of the match il guardalinee Antonio Pancaldi