Under 16: segnali di ripresa nella seconda parte di gara, dopo il primo tempo comandato dal Livorno

Livorno vince la partita solo nel primo tempo, più per attitudine mentale che per gioco espresso

Reno – Livorno: 3 a 29

Bologna, 10 dicembre 2017

Se per il ponte dell’Immacolata fa così freddo chissà cosa ci si dovrà aspettare per la Candelora.
Di sicuro non ci sarà bisogno di attendere l’epoca della merla per godere di risultati migliori per i gialloblu di Malaguti e Musoni.
Ben tornati capitano Pancaldi e gigante Cremonini, oggi titolari dal primo minuto; ben tornata voglia di giocare di una squadra che sette giorni fa ci aveva molto preoccupato.
Oggi la partita è iniziata senza soluzione di continuità rispetto alla precedente, come se la Reno stesse allungando il tempo di gioco di Parma per ritrovare se stessa.
Livorno risulta da subito più incisiva e più precisa, soprattutto nel gioco di contatto.
Le prime tre mete scandiscono il tempo di cinque minuti in cinque minuti, due schiacciate in posizione molto laterale, non trasformate, indice della combattività dei gialloblu; quella al decimo minuto frutto di una distrazione della Reno in fase di attacco, con palla rubata nella metà campo livornese e, dopo un unico ricircolo e una corsa fino a meta, schiacciata in mezzo ai pali e facilmente trasformata.
Dopo sette minuti in cui la Reno cerca di reagire, ma senza che diminuisca la difficoltà a costruire, il Livorno trova un altro varco e si porta sul 24 a 0.
La meta del 29 a 0, al ventinovesimo minuto, è la fotocopia della terza, forse aggravata dal fatto che i felsinei sembrano non averne più, proprio come quando si fermano in massa a guardare gli avversari che attaccano dall’altra parte del campo.
Dopo due minuti l’arbitro fischia la fine del primo tempo e si comincia a temere che, con questo ritmo, anche oggi la Reno finisca sotto di più di dieci mete.
Invece nel secondo tempo i gialloblu ritrovano la propria aggressività: rientrano in campo determinati e desiderosi di riscatto, forse non troppo precisi, ma dettando il gioco e costringendo gli avversari a numerosi falli.
Infatti al terzo minuto i toscani restano in quattordici, ma solo per sei minuti; a seguito di questo fallo Faina calcia tra i pali e conquista tre punti.
La Reno è sempre lì, nei ventidue avversari, che spesso creano una linea maginot inscalfibile, calciando in qualche modo per allontanare la pressione, ma per ritrovarsi subito dopo nella stessa situazione.
La pecca della Reno è di perdere ancora troppi palloni, anche se il freddo di oggi può essere in qualche modo un’attenuante.
Altra differenza, soprattutto di mentalità, sta nei placcaggi, con grande spreco di energie da parte dei gialloblu, per recuperare il giocatore che, rimanendo in piedi, guadagna metri preziosi.
E infine serve una dose aggiuntiva di fantasia per trovare il varco necessario a bucare la difesa avversaria: ci ha provato Mussie, a metà del secondo tempo, con un calcetto a scavalcare, subito recuperato dai livornesi, ma altre cose diverse dall’infrangersi costante sul muro avversario, nella linea di meta, di fatto non si sono viste.
La Reno ha poi sofferto in touche e spesso anche in mischia, ma malgrado tutto questo nel secondo tempo l’ovale ha volato dentro i ventidue dei padroni di casa neanche un minuto complessivamente.
Tutto questo lascia pensare che la Reno si sia ripresa e che la svolta non riguardi solo questa partita, ma che sia di buon augurio non solo per la prossima gara a Parma, ma soprattutto in vista del girone di ritorno.
Del resto tutti sappiamo che nel campionato élite non è facile vincere, sembra estremamente difficile anche solo fare meta: ma regalare emozioni forti come il secondo tempo di questa partita è di certo l’indizio di ciò che nel 2018 ci auguriamo possa concretizzarsi.

Oggi in campo per la Reno:
Prima linea: Baroni, Bollani, Molinelli (Simonini st); Seconda linea: Lazzari (Ventura 23′ st), Sandron; Flankers: Vacchi, Troka; Terza linea: Cremonini (Focacci 21’pt); Mediano: Poletti; Apertura: Pancaldi (Faina st); Ali: Cinti (Faina 29′ pt, Perrone st, D’Amato 14′ st) e Parwaz (Martelli 17′ st); Centri: Mussie e Tamberi; Estremo: Perrone (Fabbri st).
Man of the match: Tommaso Tamberi

P1090597