Under 16: Prima giornata di ritorno del campionato di élite

Reno Rugby Bologna – Reggio Emilia:  7 a 36

Bologna, 14 gennaio 2018

L’esperienza del Campionato élite della nostra Under 16 è già arrivata a metà e siamo già alla prima giornata del girone di ritorno con una squadra che è cresciuta tantissimo e di cui andiamo molto fieri.
In questa occasione rientra in campo la nostra terza centro ufficiale Popescu, che ha finito di scontare la lunga squalifica conseguita durante i barrage.
Purtroppo i malanni di stagione non ci consentono di schierare la squadra al completo, ma sono inconvenienti da mettere in conto.
Per la prima volta, invece, in panchina manca uno dei due allenatori (Malaguti) che, neo-sposino, ha giustamente dedicato la domenica successiva alle nozze alla sua famiglia appena costituita ufficialmente. Le più vive congratulazioni a Elmer da parte di tutta la Reno Rugby.

E’ così che in una limpida mattina di metà gennaio dopo il fischio di inizio dell’arbitro comincia una bellissima partita di rugby.
Nei primi 10 minuti i nostri ragazzi sono ineccepibili, non sbagliano nulla, coniugando una difesa asfissiante e compatta con un attacco molto incisivo.
Gli avversari del Reggio (squadra molto bene organizzata e capace di mettere in campo davvero un bel gioco) rimangono inizialmente sorpresi da questo inizio della Reno e si scompongono.
In quei magici 10 minuti arriva la meta di Vittuari (che intercetta ottimamente un calcetto al volo di Rubbini direttamente in area di meta). Faina trasforma.
Entusiasmo alle stelle.
Reggio a questo punto mette il turbo e comincia a giocare un bellissimo rugby.
I nostri ragazzi tengono testa ottimamente per altri 10 minuti e poi si assiste a un visibile calo di determinazione: a onor del vero hanno tutti continuato a giocare comunque bene, ma si è persa quella coesione e quella unità di intenti che aveva contraddistinto i primi 10 minuti di gioco.
Grazie a una maul avanzante con cui guadagna parecchi metri, Reggio arriva a segnare la prima meta (non trasformata), cui purtroppo ne seguono in rapida sequenza altre due (una sola delle quali trasformata).
Finisce il primo tempo con un parziale di 7 (Reno) a 17 (Reggio).

Il secondo tempo comincia con la sostituzione di Sdanzky da parte di Perrone (il quale passa estremo).
Di nuovo possiamo assistere ad un buon periodo di gioco dei nostri ragazzi, al punto da costringere al fallo la difesa di Reggio (l’arbitro assegna un giallo a un giocatore del Reggio per reiterato placcaggio alto).
Cremonini sostituisce Simonini, Poletti sostituisce Rubbini, D’Amato sostituisce Faina.
Ribaltando un’azione di attacco della Reno, il Reggio crea una ottima occasione per il proprio reparto offensivo che in poche fasi riesce ad arrivare in meta (non trasformata).
Cinti sostituisce Focacci e Martelli sostituisce Vittuari.
Purtroppo un’ulteriore meta di Reggio (trasformata) chiude la partita.: Reno 7 – Reggio 36

La partita di oggi ha dimostrato che la metamorfosi è prossima al completamento: ormai sul piano tecnico e atletico i nostri ragazzi non hanno da invidiare nulla ai giocatori delle altre squadre del campionato (va ricordato che Reggio è la quarta forza del girone ed è sempre stata in grado di mettere in difficoltà anche le squadre più forti), sul piano della concentrazione bisogna ancora fare un passo avanti, ma la direzione che è stata intrapresa è quella giusta.
Un plauso a neo-ritrovato Miloud (Popescu) che dopo 12 settimane di fermo è rientrato in campo in un’ottima condizione di forma, prontissimo a spendersi per la squadra.
A onor del vero è opportuno complimentarsi con tutti i 43 ragazzi che sono scesi in campo per l’estrema correttezza con cui è stata giocata la partita di domenica: placcaggi durissimi e tantissimo agonismo, ma tutto entro i limiti del rispetto del proprio avversario e del fair play tipico del nostro sport.

Formazione: Baroni, Molinelli, Sandron, Vacchi, Simonini (sostituito da Cremonini), Focacci (sostituito da Cinti), Troka, Popescu, Rubbini (sostituito da Poletti), Pancaldi, Sdanzky (sostituito da Perrone), Faina (sostituito da D’Amato), Vittuari (sostituito da Martelli), Tamberi, Mussie.

Man of the match: indistintamente tutti i componenti della squadra hanno ben figurato, mostrando una grande intesa e ottime potenzialità; per questa volta il vero giocatore protagonista è stata l’intera squadra, meritevole di un premio per la coesione e la caparbietà esibite.