Piacenza – Reno Bologna: 7 a 62
Piacenza, 6 maggio 2018
Ci siamo lasciati martedì primo maggio con capitan Marco Chiodo colpito dalla terra partenopea al cuore (e questa è una buona cosa), ma anche alla testa; e su quel colpo non si scherza, per cui Alfredo Sorrini preferisce lasciarlo a riposo, soprattutto nel giorno in cui il match inizia con un minuto di raccoglimento in ricordo di Rebecca Braglia, la diciottenne rugbista degli Amatori Parma.
Altre importanti assenze odierne: Carlo Micheletto, Davide Callegaro, Federico Tintori e Francesco Piombo, tutti classe 2004, giocatori importanti per la squadra.
I 16 gialloblu entrano comunque in campo con il loro allenatore e con il capitano che, seppure infortunato, non abbandona la propria squadra.
E poi il solito chiassoso e numeroso gruppo di genitori che si aspettavano una giornata piovosa e sono invece meravigliati per questo anticipo di sol leone.
Le fasi di riscaldamento mostrano subito la qualità degli avversari, che era stata già anticipata dalla loro fama.
I timori però durano poco perché al primo minuto la seconda linea, Martin Cremonini, rompe la linea difensiva da metà campo e si invola velocissimo nella fascia destra, portando a casa la prima meta; seguito, due minuti dopo, da Denis Amico che schiaccia l’ovale sulla sinistra, sempre in azione di sfondamento. Entrambe le posizioni sono piuttosto angolate e Giovanni Faina non riesce a piazzare tra i pali.
Per sette minuti il risultato resta fermo sullo 0 a 10, con i gialloblu che contrastano costantemente e con efficacia i tentativi di costruire gioco dei biancorossi di Piacenza; poi il terzo centro Federico Andreoli porta a segno un attacco di forza dentro i cinque metri piacentini; Faina trasforma: 0 a 17.
Ancora sei minuti in cui i felsinei si scompongono un po’ in attacco, cominciando a perdere troppe palle in avanti, ma in difesa sono implacabili e sempre aggressivi, al limite dell’asfissiante.
Ed è ancora Denis Amico, a metà primo tempo, a bucare la difesa involandosi a meta, tenendo a freno, finalmente, il suo abituale timore di essere placcato da dietro, preoccupato soltanto di non frenare le sue potenti gambe nella corsa.
Faina trasforma, 0 a 24: piacentini allibiti, gialloblu scatenati.
Sorrini decide di sostituire il pilone Gabriel Orsi con Daniel Omoruyi e il secondo centro Michele Pancaldi inserendo al suo posto Tommaso Bugetti.
Tre minuti dopo Piacenza riesce finalmente a sfondare la difesa degli ospiti, ritrovando così un po’ di fiducia per affrontare il secondo tempo in modo più deciso.
Si rientra così in campo sul parziale di 7 a 24, ma la musica non cambia, con Martin Cremonini che al terzo minuto replica l’inizio del primo, riuscendo però, questa volta, a schiacciare sulla sinistra, ma più vicino ai pali.
Ramiro Garuti sostituisce Jacopo Boschi in seconda linea e si prende cura della trasformazione, colpendo purtroppo il palo: 7 a 29.
Rientrano Gabriel Orsi pilone al posto di Riccardo Ardissone e Michele Pancaldi mediano al posto di Antonio Putzu e di nuovo Cremonini si infila, su palla conquistata in azione difensiva, schiacciando l’ovale 5 metri sulla destra dei pali. Questa volta Garuti non perdona e la Reno porta il vantaggio a 36 contro i 7 dei padroni di casa che, a questo punto, sembrano fortemente demoralizzati.
Soprattutto quando, al calcio di ripresa, Tommaso Bugetti s’invola sulla fascia destra, difende con grande ardore l’ovale, scarica su Giovanni Faina che, dopo aver attaccato la difesa dentro i 22 piacentini, libera su Michele Pancaldi che agilmente si infila tra gli avversari e marca a centro pali. Questa volta Garuti colpisce male la palla che non si alza: 7 a 41.
Ora alla Reno viene tutto facile: al decimo è ancora Amico a sfondare a metà campo e volare di nuovo in meta con sicurezza, Garuti trasforma; quattro minuti dopo Giovanni Faina attacca la linea della difesa, finta il passaggio e si infila, con Garuti che trasforma di nuovo: Piacenza 7 Reno 55.
Denis Amico lascia il posto di primo centro ad Antonio Putzu, Riccardo Ardissone rientra per Ramiro Garuti, cambiano i giocatori in campo, ma l’espressione di gioco della Reno resta costante; due minuti dopo Alex Lanzarini lascia il posto a Jacopo Boschi e Giovanni Faina inventa di nuovo un varco, schiacciando in mezzo ai pali e poi trasformando il 7 a 62.
Seguono 8 minuti in cui Piacenza prova a sfoderare l’orgoglio esprimendo di nuovo un buon gioco, ma la Reno non lascia nessuno spazio in difesa; pur non riuscendo più ad essere incisiva in attacco, vince la partita con 10 mete ad una: ottimo regalo di compleanno al loro coach Alfredo Sorrini, dimostrazione inconfutabile che tra i suoi ragazzi non ci sono titolari e riserve, ma una squadra unica composta da una ventina di Under14 fortemente solidali e uniti tra loro.
Presenti in campo, insieme all’infortunato capitano Chiodo: le prime linee Riccardo Ardissone, Alex Lanzarini, Gabriel Orsi, Daniel Omoruyi; le seconde linee Martin Cremonini, Jacopo Boschi e Ramiro Garuti; la terza linea Federico Andreoli, che ha ottimamente sostituito l’infortunato capitano; Antonio Putzu e Michele Pancaldi mediani di mischia; Giovanni Faina apertura; le ali Filippo Lelli e Leonardo Simoncelli; i centri Denis Amico, Michele Pancaldi, Tommaso Bugetti e Antonio Putzu; l’estremo Leonardo Iotti.
Man of the match: Martin Cremonini