Pieve di Cento, 7 ottobre 2018
Rugby Pieve 35 – Reno Rugby 38
Magica giornata, malgrado le premesse, per una Reno con numerose defezioni, portata in campo dal veterano della società Marco Orsini, coadiuvato dalla consulenza di Andrea Fava che ben conosce ciascun giocatore.
I gialloblu si trovavano già in svantaggio non appena iniziata la partita: Pieve bloccava la palla del calcio di inizio, bucava la difesa e si portava subito sul 7 a 0.
Sei minuti dopo, a seguito di una serie di pick and go, espressioni di un gioco basato sulle azioni della mischia, il gialloblu Gabriel Orsi pareggiava il conto delle mete e Giovanni Faina quello dei punti: 7 pari.
Al nono Pieve andava di nuovo in vantaggio a causa di un pasticcio difensivo dopo l’ennesimo calcio di alleggerimento: 14 a 0.
Passati 3 minuti il punteggio tornava pari grazie alla meta di Pietro Rossi, smarcato da Giovanni Faina dopo il terzo riciclo ripetuto dentro i 5 metri dei padroni di casa.
Il punteggio di 14 a 14 alla fine del primo tempo dà l’idea dell’equilibrio della partita: una Reno molto aggressiva e determinata veniva contrastata azione su azione dall’ottima tenuta dei padroni di casa biancoblu che, tuttavia, non riuscivano a costruire azioni a causa della pressione costante degli avversari.
Al sesto minuto del secondo tempo un passaggio azzardato della Reno, sempre in attacco, regalava al Pieve la possibilità di un intercetto e di riportarsi in vantaggio: 21 a 14.
La situazione si ribaltava una prima volta con due galoppate di Giovanni Faina: la prima coast to coast sulla fascia destra al dodicesimo minuto; la seconda, quasi fotocopia della prima, al quattordicesimo sulla fascia sinistra: 21 a 28.
Grazie a calci precisi e concreti, Pieve continuava a respingere i vari e costanti attacchi gialloblu finquando, al ventesimo minuto, la situazione tornava in parità grazie ad una mischia dentro i cinque bolognesi: meta schiacciata sulla fascia destra, a dieci metri dalla laterale, ottimamente trasformata dall’oggi strepitoso numero 12 “Diego del Pieve”; infatti subito dopo lo stesso Diego intercettava un altro passaggio azzardato dei gialloblu riportando la sua squadra sopra di 7 punti: 35 a 28.
Ma la Reno di oggi non poteva assolutamente accettare di perdere:
prima entrava di forza dentro la gloriosa linea difensiva biancoblu con Federico Andreoli, che schiacciava l’ovale a meno di 5 metri dalla laterale destra per cui Giovanni Faina non riusciva a trasformare, malgrado un ottimo calcio, lasciando la Reno sotto di due punti (35 a 33);
subito dopo, alla ripartenza, i gialloblu guadagnavano un’importante punizione dentro i cinque del Pieve, a pochi metri dalla destra dei pali, dove Giovanni Faina avrebbe potuto portare a casa i 3 punti sufficienti alla vittoria, ma decideva invece di fidarsi della determinazione di Gabriel Orsi che infatti, subito ben servito da Michele Pancaldi, chiudeva la partita con la sesta meta, sempre schiacciata a cinque metri dalla laterale destra ed ancora una volta calciata corta da Giovanni Faina.
Complimenti al Pieve per il valore espresso in campo; proprio per questo occorre parlare di gloriosa vittoria di una squadra gialloblu con 6 assenti importanti, compreso l’allenatore Alfredo Sorrini che aveva già ben preparato la partita ad inizio settimana, prima di essere colpito dai problemi di salute che lo hanno costretto ad essere lontano da questa splendida prestazione dei suoi ragazzi:
Leonardo Iotti, al quale oggi non si può dire che un immenso grazie, essendo stato determinante per la vittoria seppure sia entrato in campo come ala solo pochi minuti nel secondo tempo;
Vannini Francesco, al suo esordio assoluto nel mondo del rugby, entrato in mischia nel secondo tempo che, malgrado la sua completa inesperienza, non ha mancato l’occasione per farsi valere;
Marco Vincenti, alla sua prima partita in under 14 nel ruolo di estremo, che, anche grazie all’incoraggiamento di tutti i suoi compagni, ha affrontato tutta la responsabilità di uno tra i ruoli più ingrati e delicati nel gioco del rugby;
Manuel Gessi, ala presente e generosa, alla sua prima partita di rugby giocata interamente, sempre presente nelle occasioni importanti, seppure il gioco della Reno si sia sviluppato soprattutto nelle fasi di incontro trascurando le aperture laterali;
Lorenzo Mussi, l’altra ala, sempre attento e desideroso di esprimere tutto il suo valore, tentando più volte l’intercetto e mantenendo la massima concentrazione in tutte le fasi di gioco;
Elia Lambertini, valoroso uomo di mischia, costretto invece, dalle assenze odierne, ad interpretare il ruolo di secondo centro per tutto il primo tempo, prima di riprendere sul finale un piccolo spazio di gioco come tallonatore;
Federico Giraldi, uomo di mischia nel primo tempo, nel quale ha potuto esprimere tutto il suo valore e la sua prestanza fisica, per poi andare a secondo centro nella seconda frazione di gioco, forse più nascosto nelle fasi di attacco, ma assolutamente determinante nelle situazioni di difesa;
Giovanni Faina, il capitano della squadra, che ha ceduto il suo ruolo di apertura interpretando comunque un’ottima partita come primo centro, facendo valere la sua presenza e la sua prestanza fisica;
Filippo Meliconi, prima partita intera in under14 nel ruolo di apertura, che non ha per nulla fatto rimpiangere il titolare del ruolo interpretando un’ottimo match sia con il gioco di mano, ma anche con discreti tentativi di gioco di piede;
Michele Pancaldi, ormai esperto mediano di mischia, che ha saputo guidare con grande autorità il suo sestetto in tutte le fasi di una partita completamente interpretata sulle fasi di contatto e riposizionamento;
Pietro Giulio Rossi e Federico Andreoli, accomunati dal destino di seconda e terza linea, ruoli nei quali si sono alternati, senza risparmiarsi e riuscendo entrambi a schiacciare due importantissime mete;
Alessandro Zimari, ormai una sicurezza della prima linea della Reno, malgrado che la sua esperienza di uomo di mischia sia cominciata da poco più di un mese;
Alex Lanzarini, tallonatore ufficiale della Reno under14 già dalla precedente stagione, alla sua partita di esordio in questo campionato dopo l’assenza di una settimana fa;
Gabriel Orsi, numero uno (non solo nella maglia), costantemente presente ed aggressivo, ha aperto e chiuso il conto delle mete della Reno, sfiancato costantemente gli avversari, coperto i compagni, grande generosità ed efficacia, in sintesi MAN OF THE MATCH.