In una giornata di freddo sole di fine autunno il team Reno viene accolto dallo splendido impianto dell’Imola Rugby.
È opportuno un ringraziamento all’intero staff dell’Imola e del Faenza (che quest’anno collaborano per la categoria U16) per la disponibilitá e la gentilezza dimostrata. Una stretta di mano ed una pacca sulla spalla a Willy Osti che, in pieno stile rugbystico, offre aiuto incondizionato nell’insegna della palla ovale.
Veniamo alla partita.
L’allenatore Bolognesi, con l’immancabile collaborazione tecnico-tattica dell’allenatore Musoni, decide di proporre una formazione con alcuni stravolgimenti di ruolo, proponendo anche alcuni esordi da titolare.
Dopo i primi minuti di stasi, la Reno comincia a pestare sull’acceleratore, prendendo possesso del pallone e non rinunciandoci piú.
È Diego Rosini che in augura il match con una meta frutto della sua capacitá di infilare un canale sguarnito della difesa avversaria con il giusto angolo di corsa.
Rubbini trasforma.
Purtroppo brutto infortunio ad una gamba per un giocatore dell’Imola che lascia il campo sull’ambulanza.
Segue una meta di Amico dopo azione pressante della mischia (avviata da Micheletto).
È poi Sdanzky che valorizza una bella azione dei tre quarti prendendo palla in velocitá e schiacciandola in meta.
Rubbini trasforma.
Di colpo ed inspiegabilmente si inizia in sottofondo a sentire una canzone degli Oliver Onions…
“Come with me for fun in my buggy
Come along let’s go for the hell of it
See the faces round they’re all looking
Wonder if they’d like to come for a ride.”
Come along let’s go for the hell of it
See the faces round they’re all looking
Wonder if they’d like to come for a ride.”
Fabione Simonini, sull’onda di quelle indimenticabili note, si immedesima in Bud Spencer, e distribuisce uno sberlone ingiustificato che gli costa un cartellino giallo.
L’errore di Fabio semina un po’ di confusione nella squadra che comincia a giocare male e scomposta.
Imola sfrutta l’occasione al meglio segnando una bella meta successivamente trasformata.
L’allenatore Bolognesi scuote i suoi ragazzi chiedendo maggiore serietá e coesione.
Piombo si fa perdonare poco dopo segnando la meta, successivamente trasformata da Rubbini, con cui si conclude il primo tempo.
Il secondo tempo vede fin dal primo minuto parecchi cambi.
Una Touche giocata a pochi metri dalla linea di meta consente ai nostri ragazzi di creare un efficace drive avanzante che porta Amico a schiacciare l’ovale in meta.
Passa una manciata di secondi ed è Chiodo che sfonda (in senso letterale) la difesa avversaria facendo meta (Rubbini trasforma).
Un adagio che accompagna i nostri giocatori da fine agosto recita:
“i pick and go li gioca la mischia mentre i tre quarti si schierano per giocare al largo”
Nel volto di Bolognesi si vede una smorfia di disapprovazione quando Rubbini raccoglie palla da una ruck a pochi metri dalla linea di meta e si getta a testa bassa in sfondamento: per fortuna consegue l’obiettivo, trasformando subito dopo.
Cinti, entrato da poco, prende palla e, con una azione travolgente, avanza di quasi 50 m. Placcato da un giocatore avversario reagisce dando un colpo dietro alla spalla del placcatore che si alza e tenta di calciarlo.
L’arbitro salominicamente ammonisce entrambe e giocatori per le inutili scorrettezze.
Ma la Reno continua a pestare sui piedi: Micheletto segna una bella meta successivamente trasformata da Rubbini.
Entra inaspettatamente Mussie (che non avrebbe dovuto giocare perchè convalescente da un recente intervento ad un alluce)… Ma rompeva talmente tanto che non era possibile tenerlo a freno.
Sdanzky raddoppia segnando nuovamente e Rubbini trasforma.
Anche Pini ci delizia con uno dei suoi scatti da centometrista che lo porta ad appoggiare il pallone tra i pali. Rubbini trasforma.
Accade poi quelli che mai ci si sarebbe aspettati: Mussie, a dispetto della convalescenza, degli allenamenti persi, e da quanto auspicato dai suoi genitori, si lancia in una cavalcata molto rock (per gli amanti del metal, avrebbe potuto essere accompagnata da Run to the hill degli Iron Maiden) che gli consente di essere il primo giocatore a fare meta tra due interventi chirurgici ad un alluce (uno appena fatto ed uno imminente). Rubbini trasforma.
Finisce la partita con il risultato
Imola 7 – Reno 73.
L’allenatore Bolognesi chiama a se i ragazzi e li redarguisce per l’inutile serie di falli, la scarsa luciditá e la ridotta incisivitá sui punti di incontro.
Poi una profetica affermazione: “se domenica prossima giocherete come oggi, Sappiate che perderete.”
Gesti apotropaici e scongiuri vari si sprecano!!!
Formazione: Simonini, Micheletto (vice), Chiodo, Amico, Boschi, Cremonini, Sdanzky, Sandron (capitano), Putzu, Rubbini, Martelli, Rosini, Tamberi, Piombo, Fabbri, Ardissone, Bugetti, Cinti, D’Amato, Pini, Tintori, Mussie.
Man Of The Match: Diego Rosini.