Bologna 13 gennaio 2018
Reno 29 Forlì 7
Una settimana fa è arrivata la befana ed anche quest’anno non ha portato il carbone a nessuno.
Già, perché almeno avrebbe facilitato la digestione; invece questa settimana di allenamenti, malgrado le basse temperature, non è stata sufficiente a digerire i lauti pasti natalizi.
Elmer, Muso e Nick hanno anche provato a proporre camminate digestive e penitenti verso il Santuario della Madonna di San Luca, ma con scarso successo; e prima della partita gli si leggeva la preoccupazione negli occhi dovendo confrontarsi con la terza in classifica.
I romagnoli sono arrivati alla barca con gli occhi rossi e la bava alla bocca, al punto che sembravano essere cresciuti tutti di stazza rispetto alla prima partita di andata del campionato.
Ed al calcio di inizio hanno subito dimostrato una grande determinazione e voglia di essere, per i gialloblu, più efficaci di ogni altro digestivo in commercio.
Il primo quarto d’ora i ragazzi della Reno spingevano a più non posso, ma i neri banda rossa, pur subendo tutta la pressione dei padroni di casa, non hanno mai permesso di violare la linea di meta, spingendosi di tanto in tanto in maniera insidiosa verso il vantaggio.
Le belle azioni dei tre quarti bolognesi venivano prontamente neutralizzate, qualche volta erano i gialloblu stessi a neutralizzarsi da soli facendo cadere la palla in avanti nei passaggi determinanti o regalando il pallone agli avversari in occasione della touche; in panchina e negli spalti l’ansia prendeva il sopravvento: si sa bene che nello sport è importante giocar bene, ma se non ottieni il punteggio lo sforzo è solo funzionale alla muscolatura (ed alla digestione!).
Finalmente alla metà del primo tempo Livio Faina riesce a sbloccare il risultato trasformando una punizione calciata fuori dei 22, da circa 8 metri dalla laterale destra del campo; ma dalla stessa posizione 5 minuti dopo fallisce l’occasione per raddoppiare.
Il copione della partita non cambia e bisogna aspettare il 27mo minuto perché Filippo Fabbri trovi l’ispirazione: scavalcato l’avversario con un pallonetto, recupera l’ovale ancora in volo e lo va a schiacciare 8 metri dalla laterale sinistra.
Il tee arriva puntuale, Livio Faina sistema il pallone, si concentra, fa le solite smorfie tipiche dei calciatori nel rugby, calcia e centra i pali, anzi centra il palo destro che decide di dargli una mano spingendo il pallone dentro la porta: Reno 10 Forlì 0.
Dai ragazzi! abbiamo svoltato! sembrano pensare i gialloblu tra un ruttino e l’altro; ma due minuti dopo mancano un placcaggio, lasciano il canale libero sulla fascia sinistra e, mentre qualcuno cerca di fare l’impossibile per evitare che il giocatore romagnolo superi la linea di meta, qualcun altro lo accompagna con lo sguardo quando si sposta verso il centro dei pali e sistema bene l’ovale dove può facilitare il calcio di trasformazione.
Ma l’under18 della Reno è ormai abituata a drizzare la schiena in queste situazioni per cui testa bassa e pedalare: gli ultimi tre minuti del primo tempo i neri banda rossa vengono assediati dentro i propri 22 finché la Reno sembra ad un passo dalla meta facendo pressing sulla sinistra del campo dentro i 5 metri avversari, per poi scoprire di avere la superiorità numerica sulla fascia sinistra; quindi la palla viene trasmessa di mano in mano fino ad arrivare all’ala Livio Faina che ha davanti a sé un canale tutto sgombro alla sinistra dei pali; infatti entra dentro i 5 metri e tutti pensano che la meta sia praticamente fatta. In effetti la meta si materializza, ma non per mano di Faina il quale, evidentemente, se le cose non sono complicate non si spreca a portarle a termine: percepita la presenza di Giovanni Baldoni dietro di lui, opta per un offload di retro schiena, bello quanto rischioso, che lascia fortunatamente gli avversari interdetti e permette al compagno di squadra di schiacciare l’ovale da posizione più centrale. Otto metri dalla destra dei pali la trasformazione di Livio Faina riesce facile e si va al riposo nel risultato di 17 a 7.
Nel secondo tempo Sebastiano Bollani e Riccardo Marzolla restano in panchina, Kevin Molinelli si posiziona tallonatore e lascia il posto di pilone a Paolo Baroni, mentre all’ala si posiziona Ludovico Vittuari.
Gli allenatori del Forlì danno precise disposizioni di mettere in gioco assolutamente di tutto pur di recuperare il punteggio, accelerando ulteriormente la chance digestiva dei gialloblu che continuano ad interpretare il match senza soluzione di continuità, dimostrando il proprio valore aggiunto e la propria determinazione, ma comunque sempre un po’ scomposti ed a volte inutilmente fallosi. Ne fa infatti le spese Antonio Focacci che, al terzo del st, riceve un cartellino giallo per somma di falli; ma la Reno resta con un uomo in meno in campo solo per due minuti, quando un nero banda rossa viene invitato a fare la stessa fine del gialloblu.
Il rischio di una partita molto maschia è che prima o poi prenda le sembianze di una femmina ingrifata; e quando si alza il nervosismo si sa che, per amore della giustizia, Leonardo Vacchi tende ad abbracciare gli avversari, che non sempre comprendono i gesti affettuosi; così al decimo del st l’arbitro tira fuori il terzo cartellino giallo della partita e la Reno torna a giocare con un uomo in meno. Poco male perché anche Manuel Troka ama la giustizia per cui, un minuto dopo, si trova al punto giusto, alla destra del campo, per ricevere in mano l’ovale dopo l’ennesima trasmissione, dentro i 22 avversari, da sinistra verso destra; non mancando all’appuntamento schiaccia in meta l’ovale ai soliti 8 metri dalla laterale, portando il risultato a 22 a 7, dato che Livio Faina manca la trasformazione.
Alla ripresa del gioco il Forlì si fa subito insidioso, ma la Reno è sempre attenta e Filippo Sacchetti riesce a liberare con un calcio che arriva dentro i 22 avversari; Giovanni Baldoni si fionda prima sul pallone, poi sull’avversario che lo ha nel frattempo recuperato, aziona il nastro trasportatore e lo porta fuori dal campo; dopodiché esce anche lui per lasciare posto all’ala Michele Govoni con Livio Faina che si sposta ad estremo; rientra anche Antonio Focacci essendo scaduto il tempo di espulsione.
Ci riserviamo di commentare la touche che segue, come la maggior parte delle touche battute dalla Reno in questa partita, quando la fase digestiva sarà completamente superata; ma nell’azione a seguire la Reno ha l’ennesima occasione di marcare un’altra meta che il Forlì è bravissimo ad annullare, come le altre tre o quattro precedenti, tra primo e secondo tempo. A questo punto rientra anche il giocatore del Forlì fuori per giallo.
La partita continua con il solito ritmo per altri dieci minuti nei quali Matteo Poletti lascia il posto a Brenno Osti e Leonardo Vacchi, allo scadere della penality, si posiziona direttamente in panchina; e guarda chi si rivede in campo? Matteo Delle Piane finalmente in rientro dopo un lungo periodo di infortunio. E mentre la partita scorre senza particolari emozioni anche Jacopo Aramini fa ingresso in campo al posto di Matteo Bortolani.
Ma il pubblico della Reno continua ad incitare i giocatori perché vuole la quarta meta, quella che assicura il punto di bonus; e quando il bisogno si fa impellente Filippo Fabbri non manca mai all’appuntamento: all’ennesima azione di trasmissione della palla da sinistra verso destra, questa volta fuori dai 22, il GIALLOBLU trova il canale sul quale fiondarsi, attraversa tutta la difesa verso l’esterno e schiaccia la tanto agognata quarta meta, che Faina, da 5 metri dalla laterale destra, insacca tra i pali, portando il punteggio a 29 a 7 per i padroni di casa.
La partita si concluderà con questo risultato non prima di aver visto all’opera anche il gigante Michael Cremonini, in sostituzione di Alberto Zanasi. L’ultima partita del 2018, quella con il Collegium, i ragazzi di Malaguti, Musoni e Fiorentino avevano espresso una qualità di gioco indubbiamente superiore, ma questo risultato non era affatto scontato considerato che si tratta della prima partita dopo le festività natalizie e che l’avversario era ed è stato di tutto rispetto, dimostrando di meritare assolutamente il terzo posto in classifica occupato nel girone regionale alla fine della prima frazione di campionato.
La Romagna aspetta i gialloblu a Ravenna domenica prossima, 20 gennaio: forza ragazzi, il panettone ormai è digerito completamente, testa bassa e pedalare che il campionato è ancora lungo.
Intanto grazie per questa splendida domenica al sole, ai genitori, amici e parenti a bordo campo e sugli spalti, ai sempre più mitici allenatori, alle prime linee Kevin Molinelli, Sebastiano Bollani, Matteo Bortolani, Paolo Baroni, Jacopo Aramini, alle seconde e terze linee Alberto Zanasi, Leonardo Vacchi, Antonio Focacci, Manuel Troka, Mihai Miloud Popescu, Matteo Delle Piane, Michael Cremonini, ai mediani Luca Pancaldi, Matteo Poletti, Brenno Osti, ai due centri Filippo Sacchetti e Filippo Fabbri, agli altri trequarti Livio Faina, Riccardo Marzolla, Ludovico Vittuari, Giovanni Baldoni, Michele Govoni, al 23mo uomo a disposizione, Leonardo Perrone, che aspettiamo di vedere in campo al rientro, anche lui, da un lungo periodo di convalescenza.
MAN OF THE MATCH: Kevin Molinelli