Dopo aver ampiamente metabolizzato i festeggiamenti per la chiusura del girone di ritorno come primi in classifica e dopo aver goduto della breve pausa festiva, i ragazzi di Raffaello Bolognesi, domenica 13 gennaio, hanno affrontato il Ravenna nella prima giornata del girone di ritorno.
Il timore più grande che avevamo tutti era che il freddo potesse essere il protagonista della partita (come è stato lo scorso 16 dicembre nella partita con il Forlì).
Gli allenamenti dell’ultimo periodo sono stati veramente impegnativi, perché il campo Barca (con la complicità del Fiume Reno che lo lambisce) sa offrire condizioni climatiche invernali talmente ostili da indurre Bear Grylls a meditare uno speciale della sua trasmissione “l’ultimo sopravvissuto” dedicata a questa location.
I ragazzi però sono stati bravissimi, quasi eroici: si sono sempre allenati senza lamentarsi, mantenendo una buona concentrazione e spingendo sull’acceleratore.
L’arrivo a Ravenna di domenica mattina è comunque all’insegna di un clima piacevole: la fresca aria di gennaio è comunque intiepidita da un pieno sole, che accompagnerà i ragazzi per tutta la partita.
Anche l’orario di gioco (le 12.30) favorisce il buon andamento della partita: cosi che gli spettatori hanno potuto slacciare il piumino e togliere il cappuccio.
L’inizio della partita è una doccia fredda: Ravenna determinatissimo attacca a testa bassa costringendo la Reno nei propri 22 per 5 minuti. Un fallo della Reno permette ai giocatori romagnoli di sbloccare il risultato con un calcio di punizione dritto tra i pali che li porta in vantaggio.
Questo scossone serviva ai giovani gialloblu che impostano una bella azione mista (mischia e tre quarti) con la quale viene servito un bel pallone a Rosini che lo valorizza al massimo schiacciandolo in meta.
Il Ravenna è più che mai deciso a ribattere punto su punto e sfrutta perfettamente una défaillance della Reno per prendere un canale privo di difensori e segnare la prima meta, successivamente trasformata.
Riprende il gioco e, poco dopo aver preso la palla, si sente Rubbini urlare qualcosa ai propri compagni: segue immediato un calcio passaggio, sullo sprinter Pini che si fa trovare prontissimo e che, in velocità, raccoglie il pallone e lo adagia delicatamente nell’area di meta, lateralmente, vicino alla bandierina. Segue una bellissima ed insperata trasformazione di Rubbini (la posizione era davvero impegnativa).
La rapresaglia Romagnola è durissima, ma la difesa Reno tiene, al punto che il pallone torna nelle mani dei giallo blu. Una serie di pick and go dei ragazzi della mischia consente un progressivo ed inesorabile avanzamento della Reno verso la linea di meta avversaria. E’ Capitan Sandron che, leggiadro come una libellula, si scrolla di dosso 4 difensori avversari, sfonda il quinto e segna la meta con cui si raggiunge il vantaggio pieno per la Reno.
Sullo scadere del primo tempo, una scaramuccia tra il flanker del Ravenna ed il nostro estremo Fabbri induce l’arbitro ad inviarli ad una pausa di riflessione di 10 minuti fuori dal campo, forti di un cartellino giallo conquistato per il temporaneo eccesso di agonismo.
Finisce il primo tempo con un parziale di Ravenna 10 – Reno 17.
Nell’intervallo Bolognesi alterna reprimende e complimenti, in un buon cocktail di rinforzi (positivi e negativi) distribuiti a tutti i suoi giocatori.
Il secondo tempo pare cominciare invece per il verso giusto: al termine di una azione offensiva corale, i ragazzi della mischia mettono in atto una serie efficacissima di pick and go che vede Simonini protagonista di una bella meta in sfondamento. Il distacco aumenta ed i ragazzi si rilassano.
Esce Fabbri, rilevato da Putzu che prende il ruolo di mediano di mischia, facendo spostare D’Amato sull’ala e mandando Piombo sulle retrovie come estremo.
Gli effetti dell’eccesso di fiducia si vedono: i ragazzi prendono una meta frutto unicamente di una concatenazione di errori della difesa che paiono inspiegabili (segue anche la trasformazione).
Sdankzy rileva Cremonini nel ruolo di flanker. Martelli sostituisce D’Amato sull’ala.
Dopo una serie di errori gialloblu in attacco davvero brutti (il Ravenna riesce a neutralizzare 3 drive avanzanti della Reno, mantenendo sempre sollevato il pallone quando i gialloblu riuscivano a portarlo in area di meta), finalmente Sandron sfonda la difesa e schiaccia il pallone in area di meta (Rubbini trasforma).
Entrano Ardissone in sostituzione di Simonini (Sandron passa a Pilone, Callegaro a terza centro, così da lasciare Ardissone in seconda linea), Bugetti al posto di Piombo sull’ala.
Poco dopo Boschi sostituisce Amico.
Altro errore difensivo macroscopico dei giocatori in gialloblu che hanno perso completamente di lucidità per un paio di minuti: Ravenna capitalizza segnando la meta e ottenendo una valida trasformazione.
Sul finale della partita, un giallo a Cinti per un ribaltino ai danni dell’ala del Ravenna.
Difesa di trincea per gli ultimi minuti di gioco fino al fischio finale dell’arbitro.
Niente da dire: Ravenna è uno squadrone, che ha nella caparbietà e nella capacità dei propri giocatori di non arrendersi, mai fino all’ultimo secondo, un’arma vincente.
Complimenti vivissimi agli avversari di questa domenica che hanno fatto davvero faticare i nostri ragazzi.
Ed i complimenti vanno condivisi con l’intero staff della squadra ed i genitori dei ragazzi che ci hanno riservato una accoglienza splendida.
Le conclusioni che si possono trarre a fine partita sono in parte positive ed in parte negative.
Di positivo ci sono la ottima tenuta atletica del gruppo (ivi comprese le prestazioni atletiche dei singoli in termini di forza, resistenza ed esplosività) e la costruzione di un buon gioco, tatticamente e strategicamente adatto alle situazioni che si presentavano.
Di negativo vanno evidenziate l’attenzione altalenante ed i momenti di perdita corale della lucidità che, un avversario di valore come il Ravenna, ha sempre saputo sfruttare.
In campo: Chiodo, Micheletto (vice capitano), Simonini, Callegaro, Amico, Cremonini, Cinti, Sandron (capitano), D’Amato, Rubbini, Piombo, Rosini, Tamberi, Pini, Fabbri, Ardissone, Boschi, Bugetti, Martelli, Putzu, Sdankzy, Mussie. 23° Simoncelli.
Man of the match: Davide “Risvoltino” D’Amato.