Parma Young 26 – Rugby Pieve 19
Reno Rugby 24 – Rugby Pieve 14
Parma Young 12 – Reno Rugby 5
Parma 10 febbraio 2019
Doveva essere una partita casalinga quella odierna della Reno, ma venerdì 8 è arrivata la comunicazione dal CRER che Colorno non si sarebbe presentata.
E’ troppo importante per i ragazzi di Sorrini confrontarsi con altre squadre in campo, soprattutto se le squadre sono di valore; e l’occasione di un triangolare con Parma Young e Pieve di Cento, seppure a Parma, è stata assolutamente l’occasione da non perdere.
Tutta la squadra era arrivata puntuale al campo, ma la decisione che viene presa è che prima si incontrino Parma e Pieve, seppure ciò comporti l’inizio del triangolare con circa 20 minuti di ritardo.
Bellissimo il confronto tra queste due squadre che si sono fronteggiate con grande ardore in due tempi da 15 minuti.
Poi il Pieve si confronta con i gialloblu che schierano in prima linea Alessandro Zimari, Alex Lanzarini e Elia Lambertini; seguono Federico Giraldi, Federico Andreoli e Pietro Rossi guidati da Michele Pancaldi; Giovanni Faina apertura con Tommaso Costantini e Filippo Meliconi primo e secondo centro ed i tre Leonardo, Patricolo, Dall’Aglio e Iotti, ali ed estremo.
Sono le 11,00 quando i gialloblu danno inizio alla prima frazione di 15 minuti che si conclude 17 a 7 per la Reno a seguito di 2 mete di Giovanni Faina (primo e sesto minuto) ed una di Pietrone Rossi (13mo minuto) dopo che Pieve, al decimo, aveva accorciato le distanze; Faina ha trasformato solo la meta di Rossi, mentre le prime due, da posizione molto angolata sulla sinistra, non sono entrate di poco.
Negli ultimi minuti del primo tempo Elia Lambertini ha lasciato il posto in prima linea a Gabriel Orsi che era stato impegnato con l’influenza all’inizio della settimana.
Nel secondo tempo il vice capitano Federico Andreoli, anche lui trattenuto a casa in settimana da qualche problemino di salute, lascia il campo per fare posto a Matteo Sudano, mentre dopo qualche minuto Leonardo Patricolo esce ed entrano Manuel Gessi e Marco Vincenti, questi secondo centro al posto di Filippo Meliconi.
Al 7mo del st Pieve accorcia di nuovo le distanze, ma quello che conta non è tanto il risultato quanto l’intensità del gioco espressa dalle due squadre; ed in questo il confronto tra i gialloblu ed i biancoblu è ormai una certezza. Alessandro Zimari lascia il posto ad Alessandro Cati e qualche minuto dopo fa ingresso in campo anche Daniel Focsa, prima che Pietrone Rossi riesca a schiacciare la meta conclusiva della partita, trasformata da Michele Pancaldi.
Ancora meno significativo il risultato dell’ultima partita, quella tra Parma e Reno: i gialloblu fanno ingresso con la stessa formazione del match precedente ad eccezione di Elia Lambertini e Leonardo Patricolo che restano in panchina con Gabriel Orsi prima linea, Filippo Meliconi ala e Marco Vincenti secondo centro.
Inutile dire che Parma è una squadra molto ben attrezzata che gioca un buon rugby collettivo oltre ad avere 3 o 4 giocatori particolarmente dotati fisicamente e tecnicamente: così hanno ottenuto 12 punti con una prima meta al quinto minuto del primo tempo e la seconda al sesto minuto del secondo tempo; ma soprattutto la Reno ha subito la difficoltà ad esprimere a pieno i suoi schemi di gioco per tutta una serie di motivi di cui quello più significativo, per la crescita rugbistica dei ragazzi, risiede nella capacità difensiva dei gialloblu parmensi, in casacca bianca per l’occasione.
Il contesto e le particolarità ambientali hanno originato le altre difficoltà dei ragazzi di Sorrini e si sa che alla fine il risultato ha comunque il suo peso, ma neanche oggi gli under14 bolognesi si sono risparmiati nell’esprimere il proprio valore, forse a volte eccedendo nella voglia di dimostrarlo o cedendo alle tentazioni di cercare il capro espiatorio, per lenire il peso della fatica, nelle scelte arbitrali o nella gestione della squadra da parte dell’allenatore o nelle responsabilità dei compagni; non vi è assolutamente bisogno di tutto ciò: anche in questa partita i ragazzi della Reno hanno saputo mostrare i grandi valori collettivi ed individuali che li caratterizzano; la meta finale di Federico Giraldi è sia l’emblema del risultato che la squadra è in grado di esprimere nel collettivo, che il riconoscimento individuale di chi, più di ogni altro, oggi ha dimostrato il carattere del rugbista esprimendo il valore del sostegno in ogni occasione di gioco: complimenti Fede, MAN OF THE MATCH!!!