Reno rugby 1967 – Rugby Colorno 12- 37
Un amaro epilogo ad una bellissima stagione: ai barrage per l’Elite passa Colorno
Rovesciare il risultato dell’andata era difficile, ma non impossibile. Con questa consapevolezza sono entrati in campo i ragazzi giallo blu. Pubblico delle grandi occasioni alla Barca. Tensione alta negli spogliatoi. Dopo una stagione priva di sconfitte e con vittorie piuttosto agevoli, si affronta la partita fondamentale sapendo che comunque sarà tutta in salita.
Alle 15.30 il fischio di inizio della partita. Per dieci minuti combattutissimi la Reno è schiacciata nella propria metà campo fino a quando una bellissima azione sulla fascia destra di Baldoni porta in meta Faina che schiaccia e poi, sicuro, trasforma.
Passano appena due minuti e Baroni ha un’ottima intuizione, calcia perfettamente per Delle Piane che dopo una lunga cavalcata viene placcato restituendo la cortesia a Baroni che segna una bellissima meta. Faina da posizione laterale colpisce il palo e non trasforma.
Il Colorno è squadra solida, ben preparata fisicamente, sicuramente aggressiva e fa il suo mestiere: reagisce immediatamente e dopo tre minuti trova un varco nella difesa giallo blu, manda in fuga un giocatore che viene fermato da Baldoni a cinque metri dalla meta ma riesce a scaricare su un compagno che schiaccia oltre la linea. Nell’impatto tra Baldoni e il giocatore bianco rosso ha la peggio Baldoni che deve lasciare il campo dopo un quarto d’ora encomiabile. Al suo posto entra Perrone. Nel frattempo Colorno sbaglia la trasformazione e si riprende con i ragazzi della Reno ancora in vantaggio sul 12 a 5.
Tutto è ancora possibile, ma qualcosa sì è rotto nella testa dei ragazzi giallo blu, lo si intuisce subito. Anziché riprendere il gioco più aggressivi di prima, ricadono nuovamente nella stessa trappola e subiscono un’altra meta, che i ragazzi di Colorno trasformano e siamo sul 12 pari.
Dopo cinque minuti il Colorno mette a segno la terza meta trasformandola e c’è il sorpasso.
A questo punto i padroni di casa si disallineano, non chiudono più bene la difesa e si scompongono tanto da incappare in una punizione che i bianco rossi decidono di calciare trasformandola: si chiude il primo tempo sul 22 a 12 per la squadra ospite. A partita ancora aperta i ragazzi vanno al riposo con un pesante fardello psicologico più che fisico. Dagli spalti si comincia ad intuire che non ci sarà da festeggiare.
Inizia il secondo tempo con un cambio tattico di Malaguti- Musoni: Fabbri si sposta a centro mentre Vittuari passa ad ala, ma dopo 9 combattutissimi minuti Colorno mette a segno la meta del non ritorno, la meta del punto bonus che regala alla squadra bianco rossa il pass per il girone interregionale.
Inutile spendersi nella cronaca degli ultimi 30 minuti. I giallo blu provano a mettere insieme i pezzi di un morale decisamente a terra e tentano qualche azione di orgoglio ma Colorno va in meta altre due volte e la partita si chiude sul 37 a 12 per la squadra ospite, certamente più aggressiva e preparata sia mentalmente che fisicamente anche se tecnicamente non irraggiungibile.
Sicuramente oggi non sono andate come avrebbero dovuto le touche, i numerosi calci avanti a cercare guizzi forse troppo difficili, i passaggi finiti male, ma chiaramente su questo la pressione esercitata dal Colorno, alla quale la Reno non era abituata in un girone est forse troppo sbilanciato, ha contato moltissimo.
La nota migliore della partita è forse il rientro dall’infortunio al ginocchio di Giuseppe Castelvetri che ha giocato i suoi primi 14 minuti dopo più di un anno di un anno di assenza con lo stesso piglio aggressivo con il quale lo avevamo visto in campo l’ultima volta. Per il resto, la sconfitta non sminuisce un bel campionato che adesso continuerà con il girone di consolazione e con la voglia di riscattarsi a Cesena nell’impegnativo torneo delle sei Regioni.
Man of the match: Miloud Popescu