Bologna, 14 aprile 2019
Reno 50 Forlì 0
Terzo incontro stagionale con Forlì anche per i gialloblu di Alfredo Sorrini.
La primavera sembra essersi interrotta, la tanto sospirata pioggia è riapparsa al campo della Barca ed il campo non sembra più quello di due domeniche fa, terreno duro e polverone: oggi i ragazzi fanno fatica a rimanere in piedi.
Ad inizio partita Sorrini lascia in panchina, insieme a Lorenzo Mussi ed ai fratelli Lelli, tutti e 3 infortunati, gli esordienti Zuhir e Amin Boudhir ed i veterani Michele Pancaldi, Federico Andreoli, Gabriel Orsi, Alessandro Zimari ed Elia Lambertini.
In prima linea schiera Alessandro Cati, Alex Lanzarini e Daniel Focsa seguiti da Matteo Sudano, Federico Giraldi e Pietrone Rossi, con mediano Filippo Meliconi, Giovanni Faina ad apertura, Leonardo Patricolo e Gestjan Roversi ali, centri Marco Vincenti e Tommaso Costantini ed estremo Leonardo Iotti.
I romagnoli, in casacca rossa e bianca, danno il calcio di avvio alla partita che i bolognesi raccolgono sulla fascia destra del campo, vanno subito a contatto con gli avversari, si sostengono egregiamente reciclando un paio di volte l’ovale e vanno in meta, la prima della vita in partita per Gestjan Roversi; dall’altezza del palo destro Faina manca la trasformazione, 5 a 0 per la Reno.
Seguono circa cinque minuti di gioco conteso ed i padroni di casa raddoppiano con Faina che, rotto il placcaggio a metà campo, si smarca degli altri avversari con due finte di corpo e schiaccia centralmente per poi trasformare il 12 a 0.
Tre minuti dopo un’ottima intesa tra Rossi e lo stesso Faina permette a quest’ultimo di ripetersi portando a 19 il punteggio.
Di 3 minuti in 3 minuti si materializza un’altra prima meta della vita, a cura di Alessandro Cati che finalizza una serie di mezze maul del pacchetto di mischia gialloblu; da 5 metri alla destra dei pali Faina trasforma il 26mo punto.
Tra uno scivolone e un altro, senza che manchi qualche infortunio, dopo altri 6 minuti di gioco intenso i gialloblu escono dalla mischia ordinata con un’azione che chiamano Jonny e che determina la terza meta di Faina; malgrado fosse centrale, lo stesso non la trasforma.
Ma, dopo altri 5 minuti di buon equilibrio tra le due squadre, è ancora Faina a volare sulla sinistra, schiacciando la sua quarta meta, favorito dalla scelta delle scarpe con 6 tacchetti che gli permettono un maggiore equilibrio in campo rispetto agli altri giocatori; da 8 metri dalla laterale sinistra manca di nuovo la trasformazione e si va al riposo nel punteggio di 36 a 0.
La pioggia si intensifica e Sorrini stravolge ancora la formazione: in prima linea sostituisce Alex Lanzarini con Elia Lambertini, completano la mischia Gabriel Orsi e Alessandro Zimari con dietro Federico Andreoli, ridisegna i tre quarti con Marco Vincenti apertura ed a centri Michele Pancaldi e Tommaso Costantini; dopo tre minuti arriva l’ora dell’esordio di Zuhir Boudhir ad ala in sostituzione di Leonardo Patricolo.
Il campo e la palla fanno a gara per chi è più scivoloso, mentre i ragazzi di Forlì costringono i gialloblu a notevoli sforzi difensivi dentro la propria metà campo.
Al 12mo minuto la meta successiva, firmata da Pancaldi dopo un’ottima azione di squadra; da posizione centrale lo stesso Pancaldi trasforma: 43 a 0.
Amin Boudhir entra al posto di Roversi, Iotti subisce un infortunio per cui Pancaldi viene spostato ad estremo, Costantini lascia il campo e rifanno ingresso Giraldi e Rossi nel ruolo di centro; ma la partita continua a mantenere lo stesso equilibrio per altri 5 minuti, mentre Sorrini, accertatosi delle condizioni fisiche di Patricolo, decide di rimetterlo in campo nel ruolo di apertura al posto di Marco Vincenti.
A 5 minuti dalla fine Andreoli riesce a rompere un placcaggio infilandosi sulla fascia sinistra per poi schiacciare in meta centralmente; è Meliconi a calciare portando la Reno sul 50 a 0. Dopo altri 4 minuti lo stesso Meliconi chiude il match calciando fuori la palla all’uscita dalla mischia ordinata, dopo che l’arbitro aveva chiamato l’ultima azione.
Alfredo Sorrini esce dal campo soddisfatto per come si sono comportati tutti i suoi ragazzi, ben conscio di aver sperimentato nuove soluzioni e che hanno dato tutto anche coloro che sono stati schierati in ruoli diversi da quelli soliti.
I ragazzi escono invece sozzi dal campo, non solo per i postumi della partita, ma soprattutto perché, dopo aver salutato i propri supporters nelle tribune, hanno ben pensato di abbracciare e baciare il fango utilizzando le pozze del campo come una piscina: benedetta gioventù!!!
Man of the match: Alessandro Cati.