“I’m about to have a nervous breakdown…”
E’ una fredda ma soleggiata mattina a Pieve di Cento, in questo 27 ottobre, e ci si presenta all’appuntamento con un’ora di sonno in più per il passaggio all’ora solare. E i ragazzi di Sorrini arrivano allo stadio “Sgorbati” con quel giro di lancette da recuperare, quasi che quell’ora di sonno sia stata persa e non guadagnata. Sul campo i gialloblu mostrano un imprevisto nervosismo, in parte giustificabile con le molte assenze in rosa a causa di infortuni più o meno gravi e con l’ansia di non sfigurare per i classe 2007 chiamati ad un impegno di responsabilità sin dal primo minuto di gioco.
Il risultato è un primo tempo chiuso, in cui la Reno non riesce ad esprimere il suo ritmo consueto e non riesce ad uscire dalla sua metà campo, schiacciata dalla buona determinazione dei ragazzi di Pieve e dai molti errori in uscita dei ball carrier gialloblu.
Errori di cui i giocatori bolognesi sono comunque consapevoli, come conferma a fine partita il numero 20 Diego Boaretto “Io ho visto la prima metà della partita dalla panchina e mi è sembrato che ci mancasse determinazione davanti ad un avversario comunque con una mischia molto forte. Inoltre a noi non ha funzionato bene il sostegno al portatore di palla e quindi abbiamo sbagliato tanto”.
Nota positiva è comunque la fase difensiva, messa molto sotto pressione, ma che riesce a tenere grazie alle ottime prove difensive di Patricolo, che da ala sinistra offre una prestazione di sacrificio placcando qualunque cosa di avventurasse sulla sua fascia, e Sudano, schierato come seconda linea, che con la sua determinazione riuscirà a rompere l’assedio della squadra di casa con un’azione di sfondamento ed a schiacciare in meta i primi cinque punti della partita.
“If I don’t find a way out of here I’m gonna go berserk”
A bordo campo, nel silenzio che sempre accompagna la trasformazione di una meta (tentativo affidato al numero dieci Cupo), si odono distintamente le parole inusualmente dure dell’allenatore Sorrini, nel tentativo di scuotere dal suo torpore la squadra: vuole un gioco con più ritmo, con palla tenuta viva e proiezioni verticali.
“Alfredo ci ha detto che senza ‘cazzimma’ non si può giocare e che dovevamo tirarla fuori se volevamo cambiare l’andamento della partita” ricorda Dall’Aglio a fine gara.
Ed in effetti qualcosa cambia nei dieci minuti successivi, con la Reno che porta in meta prima Cupo e poi Dall’Aglio fissando il risultato, al termine del primo tempo sul 21-0.
Nell’intervallo Sorrini rincara la dose per essere sicuro che i ragazzi rimangano concentrati per la seconda frazione di gioco, che si preannuncia incandescente.
Ma la Reno continua ad essere contratta e nervosa. Non è un caso che Lambertini, oggi schierato pilone, si faccia allontanare dall’arbitro con un giallo per falli di reazione evitabilissimi.
Dopo la consueta girandola di sostituzioni, che chiamerà a resistere all’ultimo assalto del Pieve tutti i giocatori rimasti in panchina, non cambia il tono alla giornata, che rimane “grigia” e fatta di sacrificio e poche azioni spettacolari. Il risultato, al fischio finale è di 33-10 a favore della Reno, ma i bolognesi si portano a casa, oltre alla certamente meritata vittoria, tanti errori su cui riflettere e su cui lavorare nei prossimi allenamenti. “Bene averla portata a casa” dirà Sudano rientrando negli spogliatoi “ma siamo andati maluccio soprattutto all’inizio della partita. Serve molta più determinazione nei prossimi impegni”
Sono scesi in campo: 1.Zimari 2.Iuciuc 3.Lambertini 4.Sudano 6.Giraldi 8.Rossi 9.Resta 10.Cupo 11.Patricolo 12.Costantini 13.Lelli 14.Vincenti 15.Dall’Aglio 16.Mussi 17.Gessi 18.Croce 19.Fontanini 20.Boaretto 21.Montanari 22.Maronelli 23.Savini
Men of the match ex aequo Leonardo Patricolo e Matteo Sudano.