U14: La Reno vince, ma il gioco latita (24 novembre 2019)

Il programma del 24 novembre ci regala alla nona giornata delle attività regionali del CRER, un incontro che si potrebbe definire “di cartello”. La squadra ospite, infatti, è di quelle che sono in grado di esprimere il rugby più bello ed intenso di tutta l’Emilia Romagna. Non a caso, analizzando il loro cammino sino ad oggi si trovano risultati davvero egregi. I parmensi hanno inflitto una severa sconfitta a Noceto, battuto Viadana. Lyons Piacenza e Colorno, perso di misura con Valorugby e Amatori Parma: insomma un percorso che prometteva alla Reno un impegno intenso ed allenante.
La mattina di domenica, sotto un cielo ancora grigio e minaccioso, i gialloblu si radunano al campo Barca con alcune importanti defezioni che costringono Sorrini a studiare una formazione con alcune varianti rispetto ai ruoli normalmente assegnati ai giovani atleti, come ad esempio il 2007 Edo Resta che viene impegnato da estremo per coprire l’assenza di Dall’Aglio, pur avendo interpretato il ruolo solo sporadicamente.
E’ probabilmente anche per questi forzati aggiustamenti che i ragazzi di Sorrini partono con il freno a mano tirato, subendo sin dai primi minuti il bel gioco orchestrato dal Parma, veloce, intenso e con ottima gestione della palla. In molte occasioni l’attacco dei bolognesi non riesce a sfondare per linee verticali la difesa parmense per l’incapacità di mantenere alta la velocità del gioco e degli inserimenti.
I gialloblu restistono agli assalti del Parma, ma solo l’incredibile prontezza e la concentrazione dell’estremo di casa salverà in più occasioni il risultato. Edo Resta infatti per buona parte dell’intero primo tempo è la barriera su cui vanno costantemente a sbattere gli avversari quando riescono a superare la prima difesa della Reno: il risultato tiene e, anzi, la squadra di casa va in vantaggio con meta di Meliconi, che lo stesso mediano trasforma portando il punteggio sul 7-0. Ma siamo già a quasi 10 minuti dall’inizio della partita e nonostante il vantaggio la Reno fa fatica, molta fatica. Si può dire che l’unica occasione in cui i padroni di casa si sono affacciati nella ventidue avversaria è quella che in effetti porta alla segnatura.


Dopo pochi minuti infatti sarà il Parma ad andare in meta, segnatura poi non trasformata che porta il punteggio sul 7-5.
Il primo tempo continua con lo stesso tema e dovremo aspettare altri sei minuti per vedere, sul finale del primo tempo, un’altra meta della Reno. La palla arriva da un calcio lungo e profondo all’ala sinistra gialloblu, Patricolo, che la raccoglie e infila una corsa decisa nonostante perda una delle scarpette, riuscendo a portare l’ovale sino alla ventidue avversaria. Da lì parte una lunga azione fatta di ripetuti pick and go che dalla sinistra sposta l’azione fin quasi sulla linea destra dei quindici a pochi metri dalla meta parmense. Ancora un pick and go e l’ovale arriva oltre la linea di segnatura stretto nelle mani di Rossi. Trasformazione affidata ancora a Meliconi, che non sbaglia.
L’arbitro fischia la fine del primo tempo e al riposo il tabellone segna Reno 14 Parma 5.
Le indicazioni di Sorrini ai suoi ragazzi sono chiare e ben decise. Non si può giocare ad intensità ridotta, soprattutto affrontando avversari del calibro del Parma. Servono concentrazione, rapidità e convinzione negli inserimenti, palla viva e sostegno ravvicinato e in difesa placcaggi decisi e soprattutto attenzione a non farsi assorbire dal gioco avversario lasciando scoperte le corsie laterali.


Tuttavia l’inerzia della partita non cambia, e bastano pochi minuti al Parma alla ripresa del gioco per segnare due mete e nonostante nessuna delle due venga trasfromata, gli ospiti passano meritatamente in vantaggio. Reno 14 – Parma 15.
L’organizzazione di gioco latita ancora, quanto meno non è ai livelli abituali, e come spesso accade in queste circostanze la Reno vive di individualità. Tocca allora a Giraldi caricarsi sulle spalle la squadra e sfruttare uno dei pochi spazi lasciati dallo schieramento Parmense per correre in meta, schiacciando l’ovale oltre i quindici metri. Tocca trasformare a Seba Cupo che si prende la responsabilità di calciare tentando di raccogliere il punteggio pieno dei tre punti. Il calcio è magnifico e la palla vola tra i pali portando la Reno nuovamente sopra, 22 a 15.
Il Parma, che fino a questo punto ha tenuto benissimo il campo, cede fisicamente e la Reno ne approfitta andando in meta prima con Mussi con una corsa magnifica sulla destra e poi con Cupo che sfrutta la sua potenza fisica per sfondare sulla sinistra. In entrambi i casi trasforma Meliconi ed il punteggio finale si fissa sul 36 a 15. Ma è risultato che non racconta pienamente la lotta in campo. Il Parma ha dimostrato tutto il suo valore e la Reno ne ha avuto ragione non grazie al gioco cui ci ha abituato, ma piuttosto alla caparbietà ed a buone prestazioni di singoli.
Su tutti da menzionare Edo Resta, che da estremo ha salvato il punteggio in più occasioni con placcaggi sicuri e ben portati, e Leonardo Patricolo che in questa giornata ha cavalcato sulla fascia sinistra facendo guadagnare tantissimo campo alla sua squadra.


Ma c’è da lavorare e sicuramente coach Sorrini e coach Ruggio avranno molto da discutere con i loro ragazzi alla ripresa degli allenamenti.
Sono scesi in campo:
1. Alessadro Zimari 2. Elia Lambertini 3. Samuele Negrelli 4. Matteo Sudano 6. Federico Giraldi 8. Pietro Rossi 9. Filippo Meliconi 10. Sebastiano Cupo 11. Leonardo Patricolo 12. Raul Rubbi 13. Matteo Lelli 14. Marco Vincenti 15. Edo Resta 16. Diego Boaretto 17. Giorgio Croce 18. Andrea Montanari 19. Lorenzo Mussi 20. Manuel Gessi 21. Daniel Focsa 22. Samuele Iuciuc 23. Cristian Maronelli 26. Tommaso Fontanini 27. Lorenzo Savini