Inizia la seconda fase del campionato Under 14, e a casa Reno arriva un avversario di assoluto livello, già incontrato e battuto a metà ottobre (Reno – Ferrara 19-7). In quell’occasione ai giovani gialloblu, pur vittoriosi, si contestò una scarsa concentrazione e determinazione non adeguata. Non a caso furono ben tre i cartellini gialli accumulati dai padroni di casa, solitamente invece estremamente disciplinati in campo.
Dopo tre mesi e mezzo, possiamo verificare come si sono evoluti i ragazzi di Sorrini, anche se la formazione mandata in campo deve fare i conti con una panchina insolitamente corta soprattutto nei trequarti e dunque potenzialmente più in difficoltà a mantenere fluidi i movimenti offensivi tipici della squadra.
Scendono in campo al fischio di inizio: 1. Alessandro Zimari 2. Elia Lambertini 3. Daniel Focsa 4.Matteo Sudano 6. Federico Giraldi (C) 8. Manuel Gessi 9. Edo Resta 10. Sebastiano Cupo 11. Leonardo Patricolo 12. Matteo Lelli 13. Raul Rubbi 14. Lorenzo Mussi 15. Leonardo Dall’Aglio (VC) 16.Giorgio Croce 17. Davide Brescia 18. Daniel Sensale 19. Samuele Iuciuc 20. Samuele Negrelli.
La Reno prova a impostare il gioco come suo solito sulla continuità, ma sia la bravura degli estensi sia la relativa novità della formazione e la non perfetta esecuzione di riciclo e sostegno ravvicinato, evidenzia non poche difficoltà nel mantenere sempre aperte le fonti del gioco. La conseguenza è una squadra che deve affidarsi ad un’aggressività individuale che se da un lato permette di esaltare le buone prestazioni degli avanti, in particolare si segnala l’ottima prova di Manuel Gessi oggi schierato seconda linea, dall’altro non soddisfa l’allenatore Sorrini. A fine partita il coach evidenzierà come questa perdita di identità rischia di portare parecchi problemi alla formazione nei prossimo futuro e come sia necessario invece rimettere sul binario giusto lo stile di gioco proprio di questo gruppo per continuare una crescita che sino ad oggi è stata significativa.
In ogni caso la partita inizia con una Reno molto determinata e che, nei primi venti minuti, porta a casa due segnature, Giraldi e Cupo i marcatori, entrambe trasformate. Ma il Ferrara, come già evidenziato, è compagine di livello e non ci sta a fare da semplice sparring partner. Il ritorno degli estensi infatti è veemente e il primo tempo si chiude con una strenua difesa giallo-blu sulla linea di meta ad opporsi ad una lunga azione degli ospiti. Molte fasi di gioco, ma il pallone alla fine viene liberato a favore della Reno.
Fischio dell’arbitro che manda le squadre al riposo sul punteggio di 14-0.
Si riparte ed il secondo tempo vede alcuni cambi da parte di Sorrini per tentare di modificare i ritmi di gioco e rendere più fluido il movimento della squadra: Patricolo viene spostato da ala a mediano di mischia per provare a variare i tempi di gioco, Resta andrà invece a ricoprire il ruolo di secondo centro al posto di Rubbi. Da segnalare l’ingresso ad ala sinistra di Daniel Sensale, uno dei due nuovi tesserati della categoria (Davide Brescia, l’altro nuovissimo acquisto della squadra entrerà più avanti).
I cambi danno qualche frutto, con la squadra che risulta più quadrata: forse meno veloce ma più organizzata. Ma non arrivano altre mete: il tabellone si muove però grazie alla splendida trasformazione di un calcio di punizione da parte di Cupo. Un calcio non troppo defilato ma distante quasi quaranta metri dai pali: fantastica esecuzione che porta la Reno sul 17-0. (link al video)
Punteggio rotondo ma bugiardo: in campo il Ferrara c’è e si batte con ammirevole determinazione. Dopo poco infatti gli ospiti riusciranno a segnare una prima meta (non trasformata) ed a portarsi poi sotto break con una seconda segnatura (stavolta trasformata) che porta il punteggio su un pericoloso (per i padroni di casa) 17-12.
Nel corso del secondo tempo da registrare due ottimi interventi difensivi di Sensale, che sull’out sinistro salvano la Reno da due grossi rischi che potevano rovinare la mattina in casa giallo-blu.
Sul finale, a dimostrazione di una grande capacità di leggere con lucidità la situazione di gioco, fattore che sarà poi elogiato da Sorrini nei commenti post partita, la squadra chiama su un fallo del Ferrara un tentativo di trasformazione invece della mischia (che non ha sempre garantito la conservazione dell’ovale in attacco), pur essendo a pochi metri dalla linea di meta. L’obbiettivo, raggiunto grazie alla trasformazione di Cupo, è riportarsi sopra break e quindi garantirsi la vittoria anche in caso di nuova segnatura del Ferrara. Potrebbe sembrare poco, ma questi sono segnali che invece misurano la crescita degli atleti: mantenere la testa al risultato e non farsi prendere dalla voglia di puntare sempre al bersaglio grosso. Ecco, questo è quello che vogliamo portare a casa dopo la giornata di oggi, una prova importante di maturità di ragazzini tra i dodici ed i tredici anni, che in campo mantengono la concentrazione e la disciplina e che, evidentemente, hanno da insegnare anche a tanti adulti.
Lo staff tecnico segnala come man of the match Leonardo Patricolo. A noi piace segnalare oltre alle ottime prove già registrate di Sensale e Brescia e alla buonissima prestazione di Manuel Gessi, la generosità del capitano di giornata Federico Giraldi che sostituisce più che validamente l’infortunato Pietro Rossi (pure presente a bordo campo a dare sostegno ai suoi compagni).