In casa del Bologna arrivano 18 giallo-blu ancora una volta in formazione sperimentale (anche per necessità considerate le perduranti assenze per infortunio), con Patricolo nell’inusuale ruolo di secondo centro, Resta dirottato esterno e Negrelli a coprire un ruolo quasi inedito in seconda linea mentre il capitano Giraldi (in sostituzione dell’infortunato Rossi) viene affiancato come vice da Cupo. Durante il riscaldamento Sorrini chiede ai suoi di mantenere alta la concentrazione perchè i tanti cambi tattici possono facilmente causare errori sia in attacco sia in difesa se non si è tutti focalizzati. Per questo, durante il riscaldamento, mentre i suoi si esercitano su riciclo rapido e preciso, accompagnati dalle ritmiche note de “La Gatta Cenerentola”, la voce dell’allenatore non manca di farsi sentire, forse più del solito, per non far calare la tensione nella squadra.
Il campo in discrete condizioni ed un Sole tiepido ma non coperto da nuvole fastidiose, promettono una bella giornata di rugby.
Terminate le operazioni di riconoscimento, al fischio dell’arbitro Sig. Camporesi, le squadre danno il via alle ostilità, ed è subito il Bologna a mettere in chiaro che oggi sarà una giornata dura per la Reno. I rossoblu, aggressivi, costringono subito i nostri a difendersi da attacchi ripetuti ed avanzanti, complici anche placcaggi non perfetti degli avversari che non riescono mai a bloccare il ball-carrier ma al massimo a rallentarlo. Tuttavia la Reno riesce a compattarsi sulla linea di meta e ad evitare la prima segnatura senza commettere falli e riconquistando il possesso. Ma è una sterile soddisfazione perchè nonostante le ripetute folate offensive, oggi la squadra di Sorrini non riesce a mantenere il controllo dell’ovale nelle situazioni chiave. Si vede qualche buon inserimento in velocità (splendidi alcuni scambi ravvicinati tra Giraldi e Sudano), ma i meccanisimi di squadra non funzionano come al solito. Profetico fu dunque Sorrini al termine della partita con il Ferrara, quando avvisò che si stava perdendo la rotta impostata nella prima parte della stagione e che presto il campo avrebbe presentato il conto. E che conto!
Già alla fine del primo tempo il Bologna fissa il punteggio sul 12-7 (due mete, una trasformata per ia padroni di casa e una per la Reno segnata e trasformata da Cupo). Si potrebbe dire che entrambe le mete sono scaturite da altrettanti errori della Reno in fase di possesso, e che almeno in un’altra occasione si era arrivati vicinissimi alla segnatura e che il pallone si è perso per errori individuali. Oppure si potrebbe recriminare sullo sfortunato drop di Cupo che rimbalzando su uno dei pali torna in campo senza che se ne riescano ad appropriare i centri gialloblu (troppo passivi nell’occasione). Ma sarebbero solo tentativi di mascherare quello che sul campo si è manifestato in maniera evidente: a questo giro la Reno semplicemente non c’è e al cospetto di una squadra molto ben organizzata come si è dimostrato il Bologna, gli errori si sono pagati senza alcuno sconto.
Nel secondo tempo per la verità la Reno riesce a portarsi addirittura in vantaggio, ma sono tutte marcature frutto di iniziative individuali, in particolare il bell’intercetto di Lelli che dalla propria tre quarti porta in volata l’ovale in meta ed un altro drop, questa volta realizzato, di Cupo. Punteggio parziale 12-17.
Ma la Reno U14 oggi finisce qui: nel momento in cui doveva essere prodotto il massimo sforzo, ritrovando meccanismi e capacità di avanzamento, invece i nostri ragazzi spengono l’interruttore ed il Bologna dilaga più che meritatamente. Punteggio finale Bologna 1928 40 – Reno 17.
In campo: 1. Alessandro Zimari 2. Elia Lambertini 3. Daniel Focsa 4. Matteo Sudano 6.Federico Giraldi (C) 8. Samuele Negrelli 9. Filippo Meliconi 10. Sebastiano Cupo (VC) 11. Lorenzo Mussi 12. Matteo Lelli 13. Leonardo Patricolo 14. Diego Boaretto 15. Edo Resta 16. Giorgio Croce 17.Tommaso Fontanini 18.Davide Brescia 19. Daniel Sensale 20.Cristian Maronelli.
Man of the match Sebastiano Cupo.