Piombino, 12 maggio 2013
La cronaca di questo incontro potrebbe riassumersi in due parole: partita perfetta.
Ventidue ragazzi che hanno dato tutto in campo, che hanno letteralmente dominato la Union Tirreno con 6 mete (due di Venturi, una di Murgulet, Savoia, Natale e Sacchetti), che hanno centrato la quinta vittoria consecutiva e che sono usciti dal campo con i complimenti e gli applausi dei tifosi avversari. Tutto ciò però non è bastato per realizzare il miracolo di rimanere in serie B.
I ragazzi di Capone avevano un solo risultato utile, vincere ottenendo il punto di bonus. Ieri i gialloblu non solo hanno realizzato questo obiettivo ma hanno dimostrato a tutti, e in primo luogo a se stessi, di essere una formazione degna della serie B. Non solo hanno giocato con cuore e con grinta, ma hanno dato spettacolo per tutto l’incontro, regalando al folto pubblico azioni di forza e velocità degne del miglior rugby. Al termine dell’incontro i giocatori hanno giustamente festeggiato questa splendida gara con i molti tifosi che li hanno seguiti in trasferta, poi hanno atteso il risultato dell’altra partita decisiva, che vedeva il Vasari Arezzo contro il Livorno. Purtroppo dai cellulari le notizie arrivate non sono state positive; la meritata vittoria dell’Arezzo ha spento il sogno della salvezza.
La Reno cinque settimane fa era già virtualmente retrocessa, una squadra demoralizzata ed ultima in classifica con 13 punti. Per cinque settimane i gialloblù hanno regalato ai propri tifosi la speranza del miracolo viaggiando ad una media promozione e mettendo nel carniere 22 punti (solo il Prato Sesto a fatto meglio con 23 punti), ma non è bastato. Senza i 4 punti di penalizzazione, che hanno gravato sulla formazione per tutto il campionato, la Reno si sarebbe potuta salvare (8 vittorie finali con 39 punti conquistati sul campo), ma non sarebbe onesto attribuire a questo handicap la mancata permanenza in serie B. I gialloblù hanno pagato caro i molti infortuni durante la prima parte della stagione (troppe volte il pacchetto di mischia è stato ridisegnato per la mancanza di uomini nei ruoli chiave) e l’inesperienza di molti giocatori all’inizio del girone di ritorno. Troppe partite decisive sono state perse per pochi punti o negli ultimi minuti; troppi i punti di bonus lasciati per strada per errori o disattenzioni evitabili.
Dispiace dover abbandonare dopo cinque anni l’esperienza della serie B con una formazione che sicuramente avrebbe potuto disputare un campionato tranquillo; ora i gialloblu dovranno ricominciare la loro avventura dalla serie inferiore, ma la società, grazie ai giocatori lanciati quest’anno, ai suoi veterani e alla bontà del suo settore giovanile, saprà sicuramente riguadagnarsi la categoria maggiore in breve tempo.
Reno: 15 Cavedale, 14 Natale, 13 Venturi F., 12 Vagheggini, 11 Filicori, 10 Sacchetti, 9 Bettini , 8 Graziosi, 7 Savoia, 6 Baroni M., 5 Scafidi, 4 Murgulet, 3 Boarelli, 2 Bertuzzi, 1 Zanardi; 16 Radi, 17 Corsini, 18 Antonini, 19 Hnativ, 20 Rinaldi, 21 Furetti, 22 Biscaglia.