Bologna, 26 gennaio 2014
Oggi alla Barca si sono affrontati, in una bella amichevole che ha inaugurato il 2014, i ragazzi della Reno U16 con i pari età di Faenza allenati dal nostro Luciano Lelli.
Il campo in perfetto stato, per fare la cura del fango, ha visto una partita abbastanza equilibrata tra due formazioni di pari livello.
Lo scopo, almeno per i gialloblu di casa, era quello di ritrovare l’affiatamento e di mettere a frutto gli allenamenti di queste ultime settimane, in vista del derby di domenica prossima con i Lions.
La partita ha confermato i progressi rispetto all’inizio dell’anno, il che ci fa ben sperare per cancellare il passivo della partita d’andata con i Lions, anche se un po’ di ruggine è affiorata nell’organizzazione del gioco.
Il risultato, sebbene abbia veramente poca importanza, ci ha visti prevalere per 29 a 5 con due mete realizzate nel primo tempo da Stefano di cui solo la prima trasformata da Eugenio.
I nostri avversari ci hanno poi fatto una meta non trasformata e il primo tempo si è concluso 12 a 5 per la Reno.
Il secondo tempo si è aperto su un sostanziale equilibrio, rotto dalla meta dell’esordiente Aurelio che verso il nono minuto della ripresa, ha marcato il suo primo punto con la maglia gialloblu e a portato il risultato a 17-5.
La metà non è stata trasformata. Il campo pesante ha influito sulla lucidità del calciatore e la palla è rotolata miseramente lontano dalla porta.
Nel frattempo lo Zio ha fatto entrare, poco alla volta, tutti i giocatori disponibili per dar modo di “assaporare” il campo a tutta la squadra compreso lo stoico post influenzato (“Liuis”).
Poi per una quindicina di minuti abbiamo sofferto la pressione dei ragazzi Faentini che però non sono riusciti a sfondare la linea di difesa.
Alla fine complice anche il fatto che i nostri avversari erano in 15 contati e quindi niente sostituzioni, siamo passati altre due volte, una con Diego (al 29′ circa del ST – non trasformata) e l’ultima con Stefano che ha marcato il punto al centro dei pali, meta trasformata poi da Eugenio.
Al fischio finale, per la gioia delle lavatrici, tuffo collettivo nel fango.
Per concludere terzo tempo al bar a base di penne al ragù.
Infine piccola nota: spero vivamente di non aver sbagliato i marcatori della partita, ma vi assicuro che il fango nasconde inequivocabilmente i numeri sulle maglie e i visi dei ragazzi. Il colore fango uniforme rende molto difficile riconoscere anche il proprio figlio. Non ultimo, mamma Montella, ha pensato di riscaldare l’ambiente con un bicchiere di vino calabro…