C.S. n. 69 7 giugno 2014
Un anno fa la Reno usciva tra gli applausi dal campo di Piombino dopo aver vinto la sua quinta partita consecutiva, vittoria che però non era bastata a scongiurare la retrocessione. Dopo un lungo anno i ragazzi di Capone domani approdano alla finale e hanno la prima opportunità per cancellare quella cocente delusione. Sulla strada della Reno verso la B si frappone il Leocorso Udine, formazione che ha vinto il girone friulano con un record di 16 vittorie, un pareggio e una sconfitta ed ha eliminato i forti bresciani del Botticino in semifinale. La squadra bianconera ha un’ottima organizzazione societaria e si basa sulla capillare attività del suo ricco vivaio giovanile. Negli ultimi anni, grazie ad accordi con la squadra irlandese del Leinster, ha portato a Udine tecnici internazionali, come il neozelandese Dwyer, e il venticinquenne dublinese Ian McKinley che, fino a pochi mesi fa, allenava solo l’under 16.
McKinley, giovane promessa del rugby irlandese (nazionale under 20 e mediano nel Leinster) nel 2011 subì un grave incidente di gioco all’occhio sinistro che lo costrinse al ritiro anticipato. Da marzo ha ricominciato a calcare i campi di gioco, grazie all’ uso dei primi occhiali omologati per il rugby dando così, con la sua esperienza, un valore aggiunto alla già ottima squadra udinese. La Leonorso quindi si presenta come un avversario assai ostico; il XV bianconero ha un buon pacchetto di mischia, ma ha il suo punto di forza, come la Reno, nel gioco alla mano con la sua linea dei trequarti.
I gialloblu in settimana si sono preparati fisicamente e mentalmente per affrontare questa avversaria; lo staff tecnico ha potuto recuperare alcuni uomini importanti e, con buona probabilità, schiererà in regia il duo Furetti e Nicola Sacchetti. La mischia sarà composta da una prima linea dove, all’esperienza di Murgulet e Bertuzzi,verrà affiancata la forza del giovanissimo Vito. Il pacchetto sarà completato da Rossi, Dall’ Omo, Baroni con capitan Savoia e Scafidi al numero 8. La cavalleria leggera sarà formata dai centri Venturi e Natale, affiancati dalle ali Cavedale e Filicori con Francesco Sacchetti come estremo; a disposizione degli allenatori scenderanno in campo Boarelli, Pizza, Corsini, Ruggeri, Balboni, Bettini e Vallone.
Domani la Reno, se vorrà far sua questa partita, dovrà cercare di spezzare l’equilibrio della gara, non solo cercando di imporre il suo veloce gioco alla mano, ma anche difendendo strenuamente sulle percussioni avversarie senza concedere troppi falli per non dar modo a McKinley, molto preciso al piede, di segnare punti con calci di punizione. Per questa occasione la Federazione ha mandato ad arbitrare l’incontro una crew di esperienza internazionale guidata da Mitrea, uno dei migliori “fischietti” italiani.
La Reno domenica non sarà sola, ma sarà accompagnata da un nutrito numero di calorosi supporters (primi fra tutti i ragazzi delle giovanili) che risaliranno il triveneto per spingere i gialloblu verso la vittoria.