Forlì. 1 febbraio 2015
L’under 14 gialloblu torna da Forli (qualcuno si ferma anche lì…) con un pareggio che non vale più o meno di una vittoria, ma da in assoluto la certezza della consistenza (forza) e personalità (maturità) della squadra.
La trasferta si presentava di quelle in cui puoi solo perdere, primo per l’assenza di coach Lelli (indisposto e ne avrà per un po’), poi per la consistenza tecnica degli avversari oltre che per la loro maggior fisicità in tutti i reparti (squadra prestante) poi perché nonostante ciò lo staff tecnico (Luciano e Agnese) hanno deciso che si sarebbero fatti comunque gli esperimenti messi in scaletta.
L’assenza di coach Lelli (anche alle due ultime sedute di allenamento)si è palesata in tutta la sua importanza soprattutto nel prepartita quando i ragazzi hanno visto cambiare la loro routine di avvicinamento fisico/mentale alla gara, e qui sta tutta la capacità dell’Agnese nel gestirli nonostante Osti (quello che scrive) che tende ad allargarsi.
Ai ragazzi inoltre qualche dubbio in più quando ricevuta la formazione hanno avuto la conferma di Pancaldi passato da tallonatore a mediano (esperimento maturato nel tempo), Focacci da pilone a tallonatore pur avendo provato solo venerdi lanci e tallonaggi, Selimi rientrante all’ala dopo lunga assenza (dalle sole partite) e soprattuto Baldoni (quello da 16 mete in dieci partite) in panchina il primo tempo, lui a studiare da apertura per schierarsi poi lì nel secondo.
Visto che la somma fa il totale i nostri entrano in campo spaesati, che non è ne confusi (sanno il da farsi) ne demotivati (alla fine della prima frazione si conteranno una quantità importante di placcaggi chiusi) e Forlì dimostra la sua forza di squadra piazzandosi nella nostra metà campo.
All’ottavo sul primo possesso, da mischia in difesa la Reno apre e manda Fabbri in meta, Osti trasforma. Seguono altri interminabili minuti di supremazia territoriale e di possesso dei romagnoli e la Reno vista la buona difesa avversaria è spesso costretta ad allontanare i palloni di recupero con calci di spostamento, oggi tutti ben eseguiti dal capitano Osti. La costanza della squadra di casa è premiata dalla meta al 23′, trasformazione messa e 7 pari. Parrebbe finita ma Forlì durante un recupero forse un po’ abbondante (al 28′) marca e trasforma ancora: si va al riposo 14-7 per i biancorossi.
Agnese, sempre con lo scrivente in mezzo a disturbare, gestisce bene l’intervallo e dall’inizio della ripresa comincia a fare i cambi, entra Baldoni, Pancaldi torna in mezzo alla prima linea e Osti va a mediano, la Reno acquista lentamente tranquillità, fiducia e campo e al 12′ è proprio Baldoni che schiaccia tra i pali. Osti trasforma e siamo 14 pari.
Il match è sempre gradevole e combattuto ma in questa fase sono i nostri ad avere più in mano il pallino del gioco, anche per la capacità, assolutamente assente in altre partite (vedi Pieve), di adattarsi al metro arbitrale ed al 21′ Fabbri segna ancora, Baldoni trasforma e siamo davanti 21-14.
Sembra fatta, ma Forlì non demorde e di nuovo a tempo scaduto (26′) con due giocatori Reno ed uno avversario rimasti a terra, nel corso di un assalto determinato e veemente pareggia il conto.
Ci sarebbe da tornare a casa e scrivere di corsa l’articolo di una così bella prestazione, ma Baldoni, quello a terra alla fine per aver fermato gli avversari, decide che è meglio farsi vedere in pronto soccorso per chiarire l’entità del trauma. Non è nostro uso segnalare il meglio o il più meritevole, in campo va La Reno, ma oggi Baldoni con la sua applicazione, sacrificio e generosità (con gambe così è dura stare seduti in panca e ha rischiato del suo dopo aver fatto anche oggi 7 punti e tutto il suo) merita insieme ad Agnese una menzione speciale. Bravi! Lo Zio sa di poter essere orgoglioso di voi.