Bologna, 1 marzo 2015
Sono ridiscesi in campo oggi i ragazzi dello “zio” Lelli contro il Cesena, che avevamo sfiorato quando sul loro campo il 9 novembre scorso abbiamo incontrato l’Amatori Parma, anche allora sconfitti alla fine.
I gialloblu hanno giocato a tratti, ma solo a tratti, il loro rugby e hanno pagato la narcolessia diffusa (una domenica in cui tutti erano un po’ stanchi e assonnati) e la maggior fisicità degli avversari.
I neri romagnoli hanno meritato il successo mettendo in campo maggior grinta e determinazione nei placcaggi e punti di incontro, ma soprattutto riuscendo a imporre ai nostri gialloblu il loro gioco, a tal punto da essere noi nel secondo tempo a giocare il “loro rugby”, fatto di percussioni e trasmissioni nello stretto piuttosto che nell’uso dello spazio allargato.
Quando ci siamo distesi e abbiamo fatto il nostro sono sempre arrivate marcature, il nuovo obiettivo su cui lavorare pare sia l’intesnsità e la determinazione nel gioco.
Nonostante ciò alla fine sul tabellone il risultato recitava 22-21 per gli ospiti del Cesena e vista la prestazione rimane un po’ di amaro in bocca. Se trattasi di fase di crescita una sconfitta ci sta, facciamone tesoro.
La cronaca.
Devono passare otto minuti di buon rugby prima che una squadra segni, è la Reno con Fabbri che grazie alla successiva trasformazione di Osti passa 7-0. I romagnoli rispondono quasi subito e al 12′ marcano la linea di fondo, non trasformano e si resta sul 7-5 per noi. Segue tanto rugby con più possesso del Cesena che al 22′ passa di nuovo, punteggio 7-10 all’intervallo.
Nella ripesa si riparte con entrambe le squadre estremamente motivate a fare loro la partita: questa prende binari più confacenti alle caratteristiche (anche fisiche) degli ospiti, con tante percussioni vicine ai raggrupamenti, i ragazzi in nero capitalizzano, e al 6′, meta trasformata, si portano 7-17.
La squadra di casa nei minuti successivi gioca e soffre, ed al 15′ con Baldoni riesce a varcare la meta avversaria, Osti trasforma 14-17.
Cesena non ci sta, e nei 3 minuti successivi comprime la Reno nei sui 22, i ragazzi di casa però vincono un raggruppamento sui 5 metri e l’apertura Osti vista la difesa schierata molto vicina al pack dall’area di meta invece di calciare apre lungo (passaggio così-così) per il secondo centro Fabbri che presi velocità e spazio al largo attraversa completamente il campo fin sotto i pali.
Osti la mette e la Reno passa a condurre 21-17.
I nostri sembrano acquisire serenità e hanno maggior possesso, ma una serie di errori (sia handling, sia raggruppamenti) danno palla agli avversari che a un minuto dalla fine passano e fissano il punteggio sul 21-22 in loro favore.
Non c’è più tempo per recuperare.
Sono scesi in campo: Faina, Perrone, Fabbri, Baldoni, Chiarati, Osti (cap), Pancaldi (v.cap), Pellegrini, Castelvetri, Rinaldi, Vacchi, Lelli, Focacci e dalla panchina Baroni, Vittuari, Lamborghini e Ragazzini.
Ah, dimenticavo il parcheggio: voci da molto in alto hanno fatto notare che dopo la nuova asfaltatura del piazzale, ogniqualvolta qualcuno ha messo una macchina all’interno si è perso, questa volta Luciano (che non sapeva e aveva da scaricare un baule di materiale deperibile e non) pare sia stata la causa del nostro soccombere…