Castel San Pietro. 17 maggio 2015
Dopo Treviso la Reno chiude l’attività ufficiale con la partecipazione al Trofeo Guido Pivatelli, quest’anno ospitato a Castel San Pietro dai Dragons (nel 2016 toccherà a noi) quale società detentrice.
Oltre ai complimenti e ringraziamenti ai Dragons per l’organizzazione, un plauso ad Alberto Alberghini presidente dei Lions che con un sinceramente commosso e sentito discorso ha ricordato a tutti perché eravamo lì, non solo a giocare, a giocare per Guido.
Partecipano alla contesa sei squadre: Dragons, Canguri Pesaro, Higlanders Formigine, Bologna1928, una compagine mista Lions e Fortitudo e i gialloblu della Reno.
Sorteggiati i gironi Reno, Dragons e Formigine da una parte, Bologna1928, Pesaro e Mista dall’altra.
Si parte battendo i detentori dei Dragons, i gialloblu segnano subito e paiono poter allungare, abbassano però un po’ la tensione e subito i padroni di casa ripartendo dai loro 22 segnano portandosi sul 7-5 per noi; ritroviamo concentrazione e attitudine e la chiudiamo bene (senza troppi affanni) con altre due mete che fissano il punteggio sul 17-5.
Si gioca la seconda partita con gli Higlanders, squadra a tratti interessante, che viene però schiacciata dalla superiorità dei ragazzi dello Zio, che prima di lasciare la meta della bandiera agli avversari si portano sul 33-0 (5 mete di cui 4 trasformate). La cosa più importante della partita e che dopo un errore di Osti, sul secondo calcio, la piazzola passa come già accaduto a Treviso a Baroni, che oggi chiuderà con un 5/5 decisivo per l’assegnazione del Torneo.
Nell’altra partita del girone Higlander batte Dragons 7-5 e si classifica seconda,
Intanto dall’altra parte del tabellone il Bologna1928 regola sia la Mista (12-0) che un Pesaro alla vigilia temutissimo da tutte le Felsinee (finale 29-0) e si piazza prima, il secondo posto va ai marchigiani che battono Lions/Fortitudo 10-7.
Gli accoppiamenti sono fatti e prima di mangiare si gioca subito la finale 5/6 posto, i Dragons si impongono 21-0 sulla compagine mista delle bolognesi.
A tavola la Reno si siede accanto al Bologna1928: tecnici e giocatori si parlano, si studiano e cercano di rilassarsi prima della finale.
Fin qui la tensione pregara è assente perché le due squadre si godono insieme la consapevolezza di aver portato alla finale del Pivatelli le due squadre quest’anno migliori (non è sempre così) del panorama cittadino. Due squadre composte anche di ragazzi che in stagione hanno diviso insieme anche esperienze a tornei nazionali e selezioni. Quando stimi qualcuno ci tieni di più a batterlo.
La finale si concluderà 14-12 per la Reno che dopo essere passata in vantaggio 7-0 (meta Ragazzini trasf. Baroni) si fa raggiungere dal Bologna1928 sul finire del primo tempo che si chiude 7-7.
Nella ripresa il Bologna1928 passa davanti con meta non trasformata 7-12. I nostri, più coi nervi e con il cuore che col fioretto, partono dai loro ventidue (quasi più dai 5) a 40 secondi dalla fine e senza commettere avanti o uscire dal campo risalgono il prato fino all’azione della meta (per la cui cronaca leggete Calabrò su www.bolognarugby.it), sei fasi che Ragazzini concretizza e Baroni trasforma in vittoria.
Non me ne vogliano i ragazzi del Bologna1928 che ieri sono stati veramente forti, forse più di noi, ma reputo giusto un risultato che premia la costanza nell’annata della Reno (già 3 i derby vinti in precedenza, con distacchi sempre calanti).
Il finale certifica la maturità e consapevolezza di una squadra che, assenti alcuni dei giocatori più esperti, ha visto tutti prendersi la responsabilità e lottare con grinta e dererminazione per una vittoria che i ragazzi per primi reputavano il giusto premio per la stagione giocata.
Nevio, Marcone ed Elia spero invece un po’ me ne vogliano.
Ci rivedremo il 27 del mese sul campo del Pilastro in occasione dell’intitolazione del campo a Marco Rondelli. Le amichevoli nel rugby non esistono, sarà partita corretta come sempre ma come sempre vera, come è giusto che sia.
Nella domenica della vittoria un pensiero agli assenti Pellegrini,Selimi,Lamborghini e al neoarrivato Resca.
Un grazie sentito a Vacchi e Baldoni che anche acciaccati continuano e esserci sempre
Un augurio di pronta ripresa a Perrone che si è infortunato ieri immolandosi per la causa.
Una tirata di orecchi ad Arena che se si allenasse con la testa e la grinta con cui gioca non sarebbe solo quel giocatore che è.
Per gli altri: Baroni, Castelvetri, Chiarati, Fabbri, Faina, Focacci, Lelli, Osti, Pancaldi, Ragazzini, Rinaldi e Vittuari i complimenti miei e della Società Reno Rugby Bologna.
Per tutti penso di poter spendere un grazie anche da parte di Luciano, che zitto e qiueto ha caricato la coppa e se la è portata a casa, tratterà con Capone il riscatto, per rimetterla in palio al Pivatelli del prossimo anno, sede Barca, società ospitante Reno Bologna.
E’ sicuramente giusto così, perché io e voi che leggete potremmo non esserci, ma lui (Lo Zio) ci sarà di sicuro con intorno una banda ragazzini (buoni o tristi non fa differenza) attenta a recepirne il verbo.