Under 18: amichevole Ferrara/Badia vs Reno Rugby

Ferrara, 20 settembre 2015

 

Una bella sorpresa.

Dopo aver girato per un mese intorno al campo alternando gli scatti ai passaggi con la palla medica, quella così grossa che sembra un cocomero, domenica, ai ragazzi dell’Under18, è stato finalmente concesso di toccare la palla, quella ovale, e di spingere, saltare, placcare, correre con l’obiettivo della meta.

Solo che non si trattava di un allenamento ma dell’esordio nella prima partita della stagione. Nel lessico ereditato dal calcio ancora ci scappa di definire questi incontri “amichevoli”, in realtà, parlando in rugbese dovremmo chiamarli test match, anche perché quando giochi a rugby l’amicizia la lasci nello spogliatoio e la ritrovi soltanto alla fine degli ottanta minuti nell’abbraccio a centrocampo, nel tempo di mezzo conviene essere aggressivi e determinati come se si giocasse per i punti, se vuoi vincere ed evitare infortuni.

Il XV da testare e da cui essere “tastati” erano quelli del Ferrara con un consistente rinforzo dei ragazzi del Badia, mentre la Reno quest’anno ha accolto nelle proprie file la terza generazione dei giocatori proveniente da Lions, oltre a quelli usciti dall’Under 16 gialloblu.

Il primo problema da affrontare, in partite come queste, a questa altezza della stagione, è lo stesso di quello che deve affrontare chi, svuotata la scatola del puzzle, deve cominciare a ricostruire la figura incastrando i pezzi usciti dal sacchetto.

Si comincia dalla cornice, meglio ancora dagli angoli, facendosi aiutare dal lato piatto dei pezzi?  Oppure dalle aree di colore omogenee, cercando l’incastro dei tasselli tra loro affini?

Non abbiamo idea di quale metodo sia stato usato dagli allenatori ma il risultato alla fine è stato positivo e incoraggiante, cinque mete segnate e solo tre subite, un gioco a tratti piacevole frutto di idee semplici ma chiare e, in generale, poche sbavature.

Naturalmente, come avrebbero detto gli allenatori se fossero stati intervistati ad “ottantesimo minuto” – c’è ancora molto da lavorare per costruire gli automatismi difensivi e gli schemi nelle fasi di conquista… – ma siccome l’intervista non c’è stata ci risparmiamo le solite banalità compresa quella che il più delle volte conclude questi commenti: “il gruppo c’è e lavorando sodo i risultati arriveranno”.

Vogliamo solo ricordare che la prossima squadra che andremo a “tastare” sarà il Modena, un altro impegno, un altro obiettivo, un’altra sfida, come sarà da adesso fino a giugno del prossimo anno, e quando arriveremo là ci piacerebbe dire che siamo stati i più bravi, o almeno i più belli…

Lascia un commento